Smantellato un altro pezzo della legge 40
Far nascere un bambino
sano è cosa buona e giusta! Ed è diritto di
tutti.
Il Tribunale di Salerno ha
autorizzato, per la prima volta in Italia,
la diagnosi genetica preimpianto per una
coppia fertile portatrice di una grave
malattia ereditaria, l'Atrofia Muscolare
Spinale di tipo 1. Una malattia che
paralizza la muscolatura scheletrica e
condanna il bambino a morire asfissiato
entro il primo anno di vita.
Alla coppia era stato
sempre sbarrato l’accesso alla procreazione
medicalmente assistita perché la legge 40
del 2004 è rivolta solo a chi è infertile.
Dopo
essersi visti morire di Atrofia Muscolare
Spinale una figlia di sette mesi, e dopo
essere stati costretti a ben tre aborti pur
di evitare di mettere al mondo altri figli
destinati a alla stessa impietosa sorte, gli
aspiranti genitori si sono rivolti alla
magistratura che ha sancito il loro
sacrosanto diritto umano a cercare di
mettere al mondo un figlio sano.
Il tribunale di Salerno ha
infatti riconosciuto e affermato il
prevalere di diritti inviolabili garantiti
dalla nostra Costituzione repubblicana,
rispetto alle restrizioni della legge 40.
Una legge che peraltro è stata sempre
oggetto di contestazioni per le sue
presupposizioni fideistiche e su cui la
magistratura è intervenuta in più occasioni
a smantellarne le parti più odiose (obbligo
all’impianto di tre embrioni, superiorità
dell’embrione rispetto alla futura madre,
ecc.)
L’ordinanza del Giudice
Scarpa, adesso, ha scardinato un’altra
discriminante della legge 40 sulla
fecondazione assistita con questa chiara
motivazione: “Il
diritto a procreare e lo stesso diritto alla
salute dei soggetti coinvolti, verrebbero
irrimediabilmente lesi da una
interpretazione delle norme in esame che
impedissero il ricorso alle tecniche di
pma (procreazione medicalmente
assistita) da parte di coppie, pur non
infertili o sterili, che però rischiano
concretamente di procreare figli affetti da
gravi malattie, a causa di patologie
geneticamente trasmissibili; solo la pma,
attraverso la diagnosi preimpianto, e quindi
l'impianto solo degli embrioni sani,
mediante una lettura "costituzionalmente"
orientata dell'art.
13 L.cit.,
consentono di scongiurare tale simile
rischio”.
Finalmente, si apre un altro spiraglio dalla
parte del diritto degli umani a costruire il
paradiso sulla terra!
14
gennaio 2009
correlati:
http://www.periodicoliberopensiero.it/archivio/
articolo_06_2005_radiovaticana.htm
http://www.periodicoliberopensiero.it/news/
news_20080124_legge40.htm