TESTAMENTO BIOLOGICO
Gianfranco Fini difende la laicità dello Stato e la libertà di
autodeterminazione
Dal palco dibattiti della Festa dell’Unità a Genova, Gianfranco Fini
ha difeso il principio dell’autodeterminazione e della libertà di
coscienza contro leggi clericali,
come quella sul testamento biologico (legge Calabrò) che già
approvata al Senato, sarà discussa a giorni alla Camera.
«Non credo che si tratti di favorire la morte ma di prendere atto
dell'impossibilità di impedirla, affidando all'affetto dei familiari
e alla scienza dei medici la decisione». Ha detto il Presidente
della Camera, che ha aggiunto: «Non voglio fare nessuna crociata
contro i cattolici, per i quali ho il massimo rispetto, ma chi dice
che su queste questioni decide la Chiesa e non il Parlamento per me
è un clericale. Io dico di no, spetta al Parlamento decidere»; «Non
ho il dono della fede ma riconosco il ruolo e la funzione della
Chiesa. Ma la contrapposizione non può essere tra laici e cattolici
ma se mai fra laici e clericali. La contrapposizione tra laici e
cattolici è un modo per avvelenare il dibattito politico». E in
Italia, «c'è qualcuno che si definisce clericale?»