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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Legge 40, i tribunali italiani la smantellano,
L'Europa ci chiede di renderla umana... ma il Governo non ci
sta
Mentre il Tribunale di Cagliari obbliga le strutture
ospedaliere pubbliche ad effettuare la diagnosi preimpianto
per sapere se l’embrione è affetto da patologie gravi (una
diagnosi che nelle strutture private costa dai 6.000 ai
10.000 euro), Il governo italiano il 28 novembre 2012 -
ultimo giorno utile - ha presentato ricorso contro la
sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo dello
scorso 28 agosto che in bocciava la legge 40 sulla
fecondazione assistita in particolare per il divieto di
ricorrere alla diagnosi preimpianto.
Per Filomena Gallo, Segretario della Associazione Coscioni,
«è il tentativo disperato di salvare l’insalvabile,
visto che 19 decisioni italiane ed europee stanno
smantellando, perché incostituzionale ed ideologica». Il
senatore Ignazio Marino (Pd) ritiene assurdo il ricorso e
sottolinea: «sarebbe sorprendente che un governo tecnico ed
europeista in economia non fosse altrettanto tecnico ed
europeista quando ci sono da tutelare i diritti e la salute
delle persone e anzi agisca in danno dei cittadini più
poveri. Questi, in caso di ricorso - rileva - si vedranno
discriminati nel loro desiderio di maternità e paternità
mentre i più ricchi potranno rivolgersi alle cliniche per
l’infertilità degli altri Paesi europei».
Livia Turco (Pd) parla di colpo di mano: «Molti di noi -
afferma - avevano chiesto al governo di venire a spiegare in
Parlamento le ragioni di un’eventuale decisione in questo
senso. Mi dispiace molto che il governo, invece, non abbia
sentito il dovere di farlo, scegliendo in modo clandestino
di presentare ricorso. Una decisione, secondo me, del tutto
sbagliata ».
Giulia Bongiorno(Fli) commenta su twitter: «Gravissimo
errore ed ennesimo schiaffo alle donne la scelta di
ricorrere alla Grand Chambre per salvare la legge 40».
A plaudire è ovviamante la gerarchia cattolica, a cui il
Ministro della Salute Renato Balduzzi aveva promesso già ad
agosto dai microfoni di Radio Vaticana la difesa
della "equilibrata" legge sulla fecondazione assistita.
correlato:
Strasburgo condanna la legge 40: "l'embrione non è
un bambino"
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