Strasburgo condanna
la legge 40: "l'embrione non è un bambino"
di Maria Mantello
Sobbalzano le mitre, i paramenti, le mura
vaticane tutte…
I Vescovi lanciano anatemi ed esigono dal
Governo italiano di fare ricorso contro il
verdetto della Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo che il 28 agosto ha bocciato la Legge
40. La creatura del cardinal Ruini.
Ma la Chiesa ha fatto la pentola e non il
coperchio di questa legge, perché, se è riuscita
a strapparla nel 2004 alla destra berlusconiana
(felicemente supportata per l’occasione dai
soliti chierichetti di centro-sinistra) e a far
fallire i referendum per abrogarla con una
campagna tanto invereconda quanto illegale … in
questi anni la legge sulla fecondazione
assistita si è sgretolata sotto il rasoio delle
innumerevoli sentenze dei Tar e della sentenza
della Corte Costituzionale (n. 151, 8/5/2009).
Sono così caduti i divieti di creare solo 3
embrioni, di impiantarli tutti insieme e senza
accertarsi per giunta se fossero malati o meno…
, mentre è cominciata anche a delinearsi la
possibilità di accesso per le coppie fertili
allo screening embrionale (sentenza 13 gennaio
2010, tribunale di Salerno)… e probabile, non è
detto che anche il tabù dell’eterologa resista.
I magistrati italiani sono entrati nella legge
40 e ne hanno condannato i suoi assurdi divieti.
Il 28 agosto è arrivato anche l’importante
giudizio della Corte di Strasburgo (affaire
Costa et Pavan c. Italie, requête n. 54270/10),
a cui si era rivolta una coppia romana fertile
per essere ammessa -al pari di ogni altra coppia
infertile- alla fecondazione artificiale. La
sola in grado di poter consentire agli aspiranti
genitori l’analisi preimpianto, e
consequenzialmente una gravidanza nella
tranquillità di non trasmettere la fibrosi
cisticadi cui sono portatori, e quindi di non
dover ricorrere neppure –come già successo nel
caso di feto malato- all’aborto terapeutico.
I giudici europei hanno dato loro ragione e
bocciato la legge 40 per violazione del
fondamentale diritto umano di gestire in
autonomia e responsabilità la propria vita
personale e familiare. Un diritto tutelato dalla
Convenzione europea e che lo Stato italiano
trasgredisce - sostiene la sentenza - accampando
per altro strumentali, illogiche e
contraddittorie argomentazioni. Come infatti si
può affermare –chiede la Corte europea- di
proteggere la madre e il bambino impedendo lo
screening embrionale e poi lasciare alla donna
come soluzione possibile quella di abortire con
tutte le drammatiche conseguenze che questo ha
per il feto, per i genitori, e soprattutto per
la madre?
Un non-senso, che serve solo a garantire la
presupposizione che l’embrione è una persona.
Un’assurdità, perché come sentono la necessità
di precisare a Strasburgo: «la Corte
innanzitutto osserva che i concetti di
“embrione” e di “bambino” non devono essere
confusi (La Cour observe d’abord que les notions
d’< embryon> » et d’ < enfant> ne doivent pas
être confondues)».
I giudici di Strasburgo hanno messo finalmente
sotto processo il peccato originale della legge
40 in cui è stata introdotta surrettiziamente la
nozione di stato giuridico dell’embrione, nel
tentativo di farne una persona a tutti gli
effetti.
È per questo che in Vaticano si agitano tanto,
la riuniana sacralizzazione del concepito che
espropria dell’autodeterminazione privata e
familiare è un reato. È violazione dei diritti
umani. Il suo falso ideologico è smascherato.
Dovrebbe rifletterci il Parlamento, ma anche il
Governo, e in particolare il suo Ministro della
Salute Renato Balduzzi, che è andato a Radio
Vaticana - non certo per controllare se continua
l’inquinamento elettromagnetico che ha provocato
morti per leucemia e per la quale l’emittente
del Papa è stata condannata dalla Magistratura
nel 2005-, ma per difendere la Legge italiana
sulla fecondazione assistita che considera
«bilanciamento tra la soggettività giuridica
dell’embrione, la tutela della salute della
madre e altri (clericali?) valori e principi e
interessi coinvolti».
Del resto, cosa aspettarsi da un ministro della
Salute che pensa di tutelare la salute tassando
la gassosa?
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