Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

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Torino

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Riforma della giustizia

obbligatorietà dell’azione penale e prescrizione

di Antonio Caputo

Descrizione: Riforma processo penale: ecco cosa cambia e quanto resta nel piano 'Cartabia'  - PRIMAPRESS.IT

 

 

L'obiezione più profonda  e insuperabile per un giurista alla c.d. riforma Cartabia, anche nel testo  emendato con l'ultima "mediazione " è che, se l'azione penale è obbligatoria ( art.112 Costituzione), il processo non può evaporare, svanire nel nulla quando il reato non è estinto.

Il processo può  estinguersi se  si estingue il reato. Ma se l'ipotesi di reato è in vita e l'azione, ossia la domanda di accertamento, è stata promossa, occorre una risposta che non può essere il dissolvimento del processo.

Altra cosa è l'estinzione del reato perché prescritto. La prescrizione del reato deriva dal fatto che dopo un certo lasso di tempo, salvi i reati gravissimi imprescrittibili, viene meno l'interesse dello stato a perseguirli. Ora con la meccanicistica improcedibilità il processo dopo un certo lasso di tempo indicato nella riforma, evapora e chi si è visto si è visto.

Con buona pace non solo delle vittime del reato costrette in ipotesi ad iniziare ex novo eventuali, lunghe  e costose azioni giudiziarie.

Ma anche di imputati assolti in primo grado a cui viene negato il diritto di proclamarsi assolti in quanto "improcedibili".

Senza che nemmeno sia possibile rinunciare all'improcedibilità, a differenza della prescrizione del reato  che processualmente  è rinunciabile, per essere assolti nel merito.

Come ha affermato il prof. Paolo Ferrua, docente emerito di procedura penale e allievo di Conso, la Procedura Penale oggi può ornarsi a lutto.

Ed è pur vero, quanto ai termini più lunghi introdotti da ultimo per la declaratoria di improcedibilità dei reati di mafia o altri, che anche i presunti  mafiosi (tali solo dopo la condanna definitiva) hanno diritto a un processo di durata ragionevole.

Ultima notazione: mentre si immagina di mostrare il volto duro e si fa la faccia feroce, che cosa ne è di una seria e coordinata depenalizzazione di fatti da sanzionare ma non penalmente?

E di sanzioni alternative effettive ed efficaci in termini di rieducazione e socializzazione non affidate all'estro o al buon cuore di un qualunque giudice? E di una riorganizzazione del sistema carcerario rispettosa dell'art.27 costituzione?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 


 

 


 

Direttore Responsabile: Maria Mantello
Webmaster: Carlo Anibaldi 

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