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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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SUDAN Verso
l’affermazione dello Stato laico Christian Eyschen
La Rivoluzione
Popolare iniziata nel dicembre 2018 aveva determinato la
caduta della dittatura militare-religiosa instaurata
dopo il colpo di stato del 1989. Quel Governo aveva sciolto partiti e
sindacati ed edificato una feroce tirannia esponendo il
paese già particolarmente povero, alle cupidigie interne e
esterne. Ne era scaturita una terribile guerra civile che
aveva portato alla spartizione del paese (Sud Sudan). L’accaparramento delle ricchezze
minerali e petrolifere avevano alimentato le mire
straniere, mentre le fazioni religiose con violente lotte
tra loro ne assecondavano le bramosie di conquista. La riscossa del popolo sudanese ha
messo fino alla dittatura, aspirando come tutti i popoli
alla pace e alla propria serenità, così da poter aspirare al
proprio benessere individuale sociale. La volontà di riappropriarsi della
sovranità nazionale della pace interna, delle
ricchezze nazionali è stata infatti alla base della
Rivoluzione. Il 31 agosto un accordo di pace è stato
firmato tra il Governo provvisorio di Khartoum e i gruppi
armati dei ribelli riuniti in una coalizione. L'Associazione Internazionale del Libero
Pensiero (AILP) non pretende minimamente di immischiarsi
negli affari interni del Popolo sudanese né in quelli di
alcun altro popolo. Non ci eleggiamo a consiglieri. Di fronte ad un accordo
di pace che ha posto fine a una
guerra civile di estrema violenza che ha causato parecchi
milioni di morti e di evacuati, noi ci congratuliamo per un
tale avvenimento. Il giornale algerino El Watan del
6 settembre u.s. (l'articolo è stato da noi pubblicato
integralmente sulla rivista La Raison) aggiunge e precisa: «La Radio pubblica francese RFI
riporta sul suo sito Internet che, tre giorni dopo la
firma dell’accordo di pace [31 agosto] tra il Governo
sudanese provvisorio e i cinque gruppi ribelli del Paese, è
stato siglato – giovedì 3 settembre – un altro accordo tra
il Primo Ministro ad interim e Abdelaziz Al Hillu, capo di
uno dei più importanti gruppi rivoluzionari. Una dichiarazione con cui vengono
proclamati principi quali l'impegno per il rispetto delle
diversità etniche e religiose, il principio comune della
democrazia e soprattutto la separazione dello Stato dalla
religione, in altre parole la proclamazione della laicità. Resta Certamente ancora molto cammino da
percorrere, ma si è gettata la base per un
nuovo Sudan laico democratico e federale. Questo principio
della laicità sarà iscritto in una nuova Costituzione». Nel congratularsi di questa
decisione, definita "storica" da numerosi osservatori,
l'AILP desidera da parte sua fare tre osservazioni in
merito alle sue pecuriali responsabilità: prima di tutto quando i popoli cercano
Il cammino della democrazia, una delle loro prime
aspirazioni è la separazione dello Stato dalle religioni,
seguendo, caso per caso, le proprie forme nazionali. Inoltre le religioni sono
sistematicamente legate alle guerre; la laicità è
sistematicamente e storicamente legata alla pace. Infine,
ultimo ma non per
importanza, la separazione tra le Chiese
e lo Stato è una forma giuridica e politica che può essere
realizzata in tutti i Paesi, qualunque siano le loro
tradizioni, la loro storia e la loro situazione geografica,
secondo le modalità proprie a ogni situazione. Queste sono
cose che teniamo a sottolineare. Christian Eyschen è portavoce
dell’AILP
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