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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Basta Concordato! di Carlo Troilo
Propongo alle forze politiche ed alle
associazioni laiche una manifestazione di protesta che si
svolga a Roma l’11 febbraio quando le massime autorità
politiche nazionali e romane si recheranno in processione a
“baciare” la pantofola del Papa in via Po – nella sfarzosa
sede dell’Ambasciatore delle Santa Sede presso lo Stato
italiano – per celebrare l’anniversario del Concordato
firmato nel 1929 da Benito Mussolini e malauguratamente
inserito nella Costituzione repubblicana per volere della DC
e con il vergognoso sostegno di Palmiro Togliatti. Ecco le ragioni della mia proposta. Le ragioni “storiche” Nel 1984 il governo Craxi definì con la
Chiesa Cattolica una revisione del Concordato del 1029 che
portò a modifiche di grande rilievo, facendo cadere tre dei
punti essenziali del Concordato di Mussolini: quella
cattolica smise di essere la “religione di Stato”; il suo
insegnamento nelle scuole divenne facoltativo; fu abolita la
congrua. Le scelte politiche degli anni e dei governi
successivi – compreso quello dello stesso Craxi – si mossero
però in direzione opposta a quella che ci si poteva
attendere dopo la revisione del Concordato, riportando in
essere, sia pure senza dirlo e sotto mentite spoglie, i
privilegi accordati nel 1929 e revocati nel 1984 e portando
il costo della Chiesa per lo Stato italiano al livello
stratosferico di 4 miliardi l’anno. Alcune delle ragioni maturate
nell’ultimo anno 1. Il Papa fa piombare su una capitale
disastrata un Giubileo Straordinario destinato a complicare
per un intero anno la vita dei romani, senza benefici
economici per la città, come dimostra lo scarsissimo
afflusso di pellegrini. Il sindaco Marino promette il
sostegno di Roma, pur chiedendo al Governo un intervento
finanziario. 2. Lo stesso Papa – rispondendo alla
domanda “concordata” con un giornalista – tratta con
disprezzo il sindaco della capitale d’Italia e concorre in
modo decisivo alla sua caduta. Il Papa “punisce” così il
sindaco che ha osato istituire i registri dei testamenti
biologici e delle unioni civili ed ha fatto registrare le
nozze gay contratte all’estero da nostri concittadini. 3. Gli scandali finanziari, morali e
sessuali dello Stato del Vaticano fanno apparire Buzzi e
Carminati come dei galantuomini. Si tocca il fondo con la
vicenda del Cardinal Bertone che per ristrutturare la casa
offertagli dal Vaticano ed in cui vive, inspiegabilmente,
con tre suore e una segretaria, sottrae duecentomila euro,
per finanziare i lavori, al Bambin Gesù, che ogni anno salva
la vita a migliaia di bambini, provenienti da tutta Italia
(come dice Paperone: “Strapperò le bambole alle orfanelle in
lacrime”). 4. Contro qualsiasi tentativo dello
Stato di introdurre nuovi diritti civili la Cei solleva
barricate. Sulle Unioni civili anche il Papa (che parlando
degli omosessuali si era chiesto: “Chi sono io per
giudicare?”) si allinea al no delle gerarchie. Editorialisti
moderati dei maggiori quotidiani denunciano “l’ingerenza”
della Chiesa nelle vicende dello Stato italiano. 5. Praticamente senza preavviso – e per
rianimare un Giubileo fallimentare – il Papa manda in giro
per Roma una teca di vetro con la salma di Padre Pio. Il
servilismo del governo e delle autorità romane raggiunge il
suo culmine: 8.000 poliziotti impegnati per otto giorni,
tratti di Lungotevere chiusi al traffico, cittadini
infastiditi. Queste le richieste che dovranno
emergere dalla manifestazione. Le richieste al Governo e al Parlamento 1. Abolire o modificare le leggi che
hanno sterilizzato le riforme introdotte con la revisione
del 1984, soprattutto in materia di distribuzione dell’8 per
mille e di insegnamento della religione. 2. Dopo aver valutato le possibilità
giuridiche di abrogare il Concordato, affrontare con il
Vaticano il problema di rilevanti modifiche dello stesso. Le richieste alla futura amministrazione
capitolina 1. Misure incisive per fare in
modo che gli immobili del Vaticano paghino l’Imu 2. Verifica dei finanziamenti pubblici
alle scuole cattoliche, vietati dalla Costituzione 3. Definizione di un “protocollo” per
regolare “gli eventi” del Vaticano, i cui costi dovranno
essere co-finanziati e le cui modalità concordate con il
Campidoglio per ridurre al minimo il disagio dei cittadini
romani.
Blog Carlo Troilo, IlFatttoQuotidiano.it
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