Esprimiamo grande preoccupazione per la recente
e sconcertante serie di prese di posizione da
parte di esponenti della classe politica che
dimostrano una colpevole e inaccettabile
mancanza di conoscenza storica della vera natura
del fascismo fin dalle sue origini. Molto prima
dell'emanazione delle leggi del 1938, che
trasformarono l'Italia in uno Stato apertamente
razzista, persecutore e assassino di una parte
del proprio popolo, il fascismo aveva dimostrato
di essere fondato su un'ideologia fortemente
intrisa di violenza e orientata a sopprimere le
libertà e i diritti fondamentali.
Mussolini fondò i “Fasci di combattimento” il 23
marzo 1919; il nuovo movimento aveva un
programma eterogeneo ma chiaramente autoritario.
Dal 1920 si svilupparono fortemente le azioni
delle “squadre” fasciste che ebbero come
obiettivi principali i partiti e i sindacati
socialisti e cattolici e i comuni amministrati
da consigli comunali di questi orientamenti. Nel
giro di due anni si ebbero innumerevoli
devastazioni di sedi, pestaggi e bastonature di
persone e omicidi. Alle elezioni del 15 maggio
1921 il movimento fascista ottenne 36 seggi alla
Camera e il 21 giugno dello stesso anno, nel suo
primo discorso parlamentare, Mussolini dichiarò
di essere “nettamente antidemocratico e
antisocialista”. Nel corso del Congresso del
1921 il movimento si trasformò in Partito
Nazionale Fascista. Alla fine dell'ottobre del
1922 Mussolini organizzò grandi manifestazioni e
infine concentrò molte squadre con le quali
effettuò la Marcia su Roma. Il re Vittorio
Emanuele III scelse di non difendere la Capitale
e anzi, il 29 ottobre, affidò a Mussolini
l'incarico di formare il governo. Mussolini
quindi arrivò al potere con l'uso della forza,
in spregio alla democrazia e con la complicità
della monarchia. Nel giro di pochi anni il
fascismo trasformò la democrazia liberale in
dittatura e l'Italia divenne uno Stato
totalitario. Nel gennaio del 1925 Mussolini si
assunse pubblicamente la piena responsabilità
dell'assassinio del deputato socialista Giacomo
Matteotti, che era avvenuto nel giugno del 1924;
parimenti nel giugno del 1937 il fascismo fu
responsabile dell'assassinio in Francia dei
fratelli Carlo e Nello Rosselli. Nel maggio 1927
in un discorso alla Camera Mussolini si vantò di
aver soppresso i giornali di opposizione e i
partiti antifascisti. Nel 1938 il regime
fascista promulgò le leggi razziste e la
monarchia, debole e sottomessa, ne fu ancora
complice. Non è un caso che coloro che,
consapevolmente, sottovalutano o ignorano la
natura totalitaria del fascismo spesso sono gli
stessi che dimostrano di non capire e apprezzare
gli altissimi valori civili e morali contenuti
nella Costituzione repubblicana del 1948.
*Presidente
dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
|