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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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ELEZIONI USA 20126 novembre 2012
di Carlo Anibaldi
"L'Italia sarebbe il Paese più colpito dai missili iraniani se dovesse essere scatenata dall'America una ennesima guerra preventiva" (Ferdinando Imposimato, Presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione).
Comunque vadano queste elezioni USA, per noi non cambia nulla in termini perfino di sicurezza spicciola. Se non per qualche vecchio ideale di pace che ci potessimo ancora trovare sul fondo di una tasca, almeno sul pragmatico nostro interesse non avremmo motivo di entusiasmarci per chiunque vinca là stanotte...ma forse ci troviamo a tifare Obama perchè abbiamo a cuore i suoi hamburger in maniche di camicia che ci ricordano il nostro Bersani in trattoria oppure che non venga abolita per gli americani quel mezzo aborto di riforma sanitaria che è riuscito a fare. Siamo insomma i soliti sentimentali...che riescono a dividere in falchi e colombe anche i barracuda. Del resto, la filosofia del meno peggio ce l'abbiamo nel sangue da secoli. A forza di abbattere ogni ideale come cosa obsoleta che non trova posto nel mondo "moderno", ci troviamo a tifare, per oscure ragioni per lo più empatiche, una persona che ha pubblicamente dichiarato che gli sforzi della sua amministrazione sono volti al benessere degli americani, senza badare ai costi in termini di trasparenza dei servizi di intelligence e rispetto delle libertà individuali, che alla fine sono nulla al confronto del benessere economico collettivo (loro). Un discorso esattamente contrario a quello che fece Kennedy e per il quale probabilmente fu ucciso a fucilate....e cioè che una nazione è una grande nazione solo se può essere di esempio di libertà e democrazia per tutti. In definitiva consiglierei un po' di sano distacco alla francese...che a noi e al mondo che vinca Obama o quell'altro sposta ben poco.
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