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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Potere vaticano e
alleanze politiche di Sergio Scarpino Non so se l’on. Fiorito, Lusi e tanti altri politici siano cattolici ! Se così fosse sarebbe spiegabile, anche se in parte, la crisi nel mondo cattolico. …. È,
infatti, un sedicente cattolicesimo,
farisaico e di facciata che ha
favorito una deriva secolaristica.
Tanti laici cristiani – per non dire
degli “atei devoti”, che si sono
arrogati negli ultimi decenni il
diritto di guida e di rappresentanza
– con la benedizione della curia
vaticana- del cattolicesimo
“integrale”, hanno fortemente
contribuito al secolarismo e
all’indebolimento della profezia e
del lievito cristiano. Certo
non viviamo in una “società
cristiana”; l’ onnipotenza del
denaro, la ricerca del potere, la
carriera a tutti i costi, la ricerca
di comodità e piaceri , di costruire
visibilità…. hanno il sopravvento
persino in larghi strati di coloro
che – da cattolici – dovrebbero
esprimere la proposta, la presenza e
l’impegno cristiano» “ (Angelo
Bertani da APPUNTI di cultura e
politica n° 4 del 2012) Singolare che ciò che accade avviene quasi a ridosso delle affermazioni con cui il Papa sembra abbia lanciato un allarme nei confronti dell’idolatria del potere e del denaro. E lascia sconcerto la tiepidezza della stessa curia vaticana su questioni che griderebbero vendetta al cielo. Sembrano attuali le riflessioni di Antonio Rosmini che parlando del X secolo denunciava un clero incapace di rifiutare i beni temporali perdendo così la coscienza della sua dignità, della sua libertà stimandosi compensato delle ricchezze e del potere temporale. Ed il teologo Metz, studiato dal card. Ruini, parla di una chiesa, spesso incapace di annunciare davvero, autoreferenziale,borghese. Non stupisce più la solerzia di intervento di questa curia vaticana in qualsiasi campo che abbia a che fare con la sfera della sessualità e della libertà di coscienza ed il silenzio verso tante illegalità di tanta parte dei suoi uomini del potere! È il risultato di una combinazione costante di due elementi: a) la scelta della chiesa di schierarsi sempre con le classi egemoni, siano essi signori, principi, borghesi o altri, contro le classi povere; b) la capacità del clero di riuscire di volta in volta a giustificare le proprie “alleanze” evitando di farle apparire come scelte di interessi e motivandole, invece, sempre come doverose misure di difesa della religione, perché attaccata o dall’assolutismo antiecclesiastico dei princìpi o dall’anticlericalismo radicale e umiliante del liberalismo borghese – ma salva il berlusconismo -, o da ultimo, dal materialismo ateo. In realtà l’incompatibilità ideologica esibita di volta in volta da questa curia vaticana è solo il paravanto per mascherare l’inconciliabilità degli interessi materiali. Tanto è vero che appena scompare il contrasto di interessi , si dissolve anche quello ideologico, basti pensare al credito di rappresentanza offerto a quel “ liberalismo (?? sic!!) berlusconiano “! Gli avvenimenti che si susseguono di illegalità e ruberie di tanti uomini – cattolici (???) - di potere provocano sconcerto soprattutto nel popolo di Cristo che penso faccia fatica a riconoscere Cristo povero di Betlem o Cristo crocefisso in coloro che vestono abiti faraonici ed abitano in dimore imperiali e palazzi principeschi, i cui discorsi e le cui azioni sembrano imitare e rivaleggiare con quelli dei potenti e dei signori del mondo e che hanno ridotto il cristianesimo da “religione” a “chiesa”, a organizzazione di potere, invece che comunità di fede. Perché, mi domando, questa curia romana non interviene nei confronti di questo suo gregge non più di pecorelle ma di …. gazze ladre ?
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