Avete mai
sentito parlare dell’Associazione
Italiana dei Medici Zen? Oppure
dell’Associazione Italiana dei Fisici
Taoisti? O dei Filosofi Mormoni
Italiani? No, certamente no! Quello che
abbiamo visto…noi e nostri nonni e
bisnonni sone le associazioni cattoliche
di ogni sorta, a coprire ogni ambito del
libero pensiero per renderlo di parte.
Non ci sono più i
tribunali ecclesiastici e la Santa
Inquisizione, nè il boia a Castel
Sant’Angelo o il rogo in Campo dei
Fiori. Quando i tempi sono cambiati a
forza di cannonate piemontesi, la linea
politica è diventata strategia…vincente.
Abbiamo visto il proliferare di un
associazionismo cattolico che in pratica
avesse le stesse funzioni di precedenti
istituzioni illiberali, ma senza averne
l’aria.
Dalla
culla alla bara
siamo seguiti passo passo da dictat
circa il bene e il male, il buono e il
non buono. Ma per questa operazione
panculturale non poteva essere bastante
il catechismo e la predica domenicale
nelle chiese, ma una vera
ragnatela che avvolgesse e collegasse
ogni ambito, da quello
educativo a quello professionale…da
quello affettivo a quello artistico,
perfino. Sono dunque proliferati asili
di suore e salesiani di preti…colonie
marine e montane per i giovani. E poi
associazioni di medici cattolici, di
scienziati cattolici, di filosofi,
letterati, economisti e politici
cattolici. I fondi a queste associazioni
benemerite non sono mai mancati, mai
sono stati soppressi o dichiarati
fallimentari. Sono anzi spesso il
centro vitale di quanto nella
società funziona senza
tentennamenti. Il successo arride da
oltre un secolo a queste associazioni
poichè sono le sentinelle della
fede, gli avamposti di un
pensiero unico che passa indenne
attraverso guerre, crisi, rivoluzioni,
controrivoluzioni e ogni sorta di
catastrofe sociale,
poiché sempre
allineate coi potenti di turno.
Per
quanto con spunti paranoici, la cosa
sarebbe comprensibile da un punto di
vista dottrinale integralista ed
aggressivista…ma non è questo, non è
nemmeno questo…le prove sono milioni, ma
basta guardare a come migliaia di vedove
sono state ‘convertite’ a lasciare alla
chiesa i loro averi mobili e immobili…un
tempo non lontano anche in modo
coercitivo, basti guardare a
Beatrice Cenci, il cui solo
torto era di avere un patrimonio che
facesse gola al papa e per questo fu
assassinata. Oggi i metodi sono diversi,
ma ugualmente la chiesa di Roma
necessita di molti miliardi ogni anno.
Soldi che…conti alla mano…servono a
tenere in piedi la ragnatela descritta
sopra e in minima parte, come fumo negli
occhi, alla partecipazione in opere di
misericordia. In quanto a queste ultime,
bisogna anche dire che sulle elemosine
ed i grandi elemosinieri,
la chiesa ha costruito l’impero
economico che conosciamo…Le opere
missionarie all’estero sono le odierne
crociate, a colpi di ospedali e collegi
per fanciulli, operano la conversione di
quanto c’è ancora da convertire.
Retaggio di un mondo antico che non è
nemmeno invecchiato, nei consessi,
concistori e nelle encicliche dei papi
che si avvicendano con la stessa mission
da secoli.