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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Imprese, cricche, cerchi magici. La saga … Le "imprese" dei figli del Senatùr… di Aldo Grasso *
Le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, ma cosa succede quando le colpe dei figli ricadono sul padre? Umberto Bossi si dispera: «L'errore è mio, mettere i figli in politica». Che poi, fosse solo la politica. I rampolli di casa Bossi sono quattro: Riccardo (figlio di primo letto), Renzo che il patriarca, nel bestiario ittico delle successioni, ha bocciato come delfino preferendogli una più domestica trota, Roberto Libertà e il piccolo Eridano Sirio. Già dai nomi si capisce come sarebbe finita.
Riccardo per qualche tempo è stato assistente di Francesco Speroni al Parlamento europeo, ma è diventato quasi famoso perché voleva partecipare all'«Isola dei famosi» senza il consenso preventivo del padre. Che sentenziò: «Lo prendo a calci in culo». Così, il Riccardo, da collaudatore di macchine, si è dato ai rally e a qualche avventura imprenditoriale. Il Trota è il più famoso della Family: nonostante le serie difficoltà scolastiche (due volte bocciato alla maturità e le tracce del terzo tentativo riuscito a malapena che si perdono nel buio e forse nella compravendita), entra trionfante a soli 21 anni nel Consiglio regionale della Lombardia, insieme con Nicole Minetti. Commento del Trota: «Se è intelligente quanto è bella penso che faremo grandi progetti insieme».
Non osiamo pensare a quali progetti. Sul web circola un video che raccoglie tutti gli sproloqui del mancato delfino: uno spasso. Del resto, per un leghista, figlio di leghista, l'italiano non dev'essere la prima preoccupazione. Meglio pavoneggiarsi al volante di imperiosi Suv fabbricati fuori dalla Padania. Quanto a Roberto Libertà, non molto tempo fa è stato condannato perché aveva lanciato gavettoni di acqua e candeggina contro un militante della sinistra che stava attaccando alcuni manifesti. Temiamo per il futuro di Eridano Sirio: nato al grido di «Roma ladrona», battezzato con l'acqua del Po, cresciuto fra cerchi magici e negromanzie, vede ora il padre divorato da una cricca familista vorace e spregiudicata. La sapienza antica diceva che solo guardando i figli si capiscono i genitori. E i figli ci guardano e ci riguardano.
*da Corriere della Sera - 8 aprile 2012
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