Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

e.mail

 

Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

e.mail , e.mail2


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Alleanze pericolose

di Sergio Scarpino

La nomina del Governo – Monti rappresenta la sconfitta delle forze politiche e sociali di rinnovamento e di cambiamento; una sconfitta che oggi , dopo il caso RAI e la sfiducia al Governo, assume il momento più significativo nella ricomposizione della vecchia maggioranza berlusconpadana.



Siamo “ obbligati “ a riconoscere che la pseudo- alleanza “ salva Italia ( sic!)”, genera da se stessa le condizioni di scarsa capacità operativa che sono causa principale del suo fallimento.

Nell’indicare i titoli delle riforme è facile constatare che nessuna seria modificazione di “ struttura” è intervenuta tanto da evidenziare quelle contraddizioni che rendono impossibile ogni vera azione riformatrice fino a far intravvedere una possibilità di rivincita per quei gruppi che mirano, ed hanno sempre mirato, all’eversione delle istituzioni allo scopo di bloccare, ancora una volta, le forze democratiche e di restituire il potere alla vecchia destra berlusconpadana che a molti sembrava in fase di estinsione.

Il PDI non può non ricercare una “ allenza “ se non su una chiara linea politica-programmatica, una convergenza chiara con le forze del mondo sindacale, dei giovani, delle donne, dei lavoratori, dei ceti deboli , degli “ onesti “ , del popolo viola, degli indignados ed un confronto costruttivo con la “ sinistra”, per trovare al suo interno una chiara, definitiva linea portante di tutto il suo potenziale di rinnovamento, laico, costituzionale, di profondo cambiamento che ne esalti la vitalità e superare le remore di un falso moderatismo anziché rischiare di trascinare queste “ forze innovative “ in una pericolosa contrapposizione.

L’ assetto dello Stato e della società italiana non può essere compiuto da una politica di “inciucio” con le forze della distruzione berlusconpadane come ritiene possa compiersi dal Governo-Monti.

Il Paese ha bisogno di un chiaro disegno politico-economico indirizzato con una chiara programmazione verso obiettivi che corrispondano all’interesse generale della società – e non a salvaguardare gli interessi di qualche spregiudicato pseudo-politico - cioè alle riforme nella direzione delle quali il “ profitto “ deve essere impiegato non ad accrescere la “ ricchezza” dei pochi ma furbi-spregiudicati, ma verso quella gran parte del nostro popolo che non riesce ad “arrivare” ormai alla seconda settimana.

Il PDI non può aspirare d’essere al governo come coogestore di un compromesso aberrante e scadente al quale la stessa sua “ base “ ne sarebbe estranea ma come protagonista e corresponsabile nello stabilire l’indirizzo e gli impegni di lotta democratica.

Sergio Scarpino


 

Direttore Responsabile: Maria Mantello 

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