BOTTE RELIGIOSE
di Michele Serra
Siccome ciascuno di noi ha un lato abbietto, confesso di accogliere
con scomposta ilarità le frequenti notizie sulle risse tra monaci e
preti di diverse confessioni cristiane in Terra Santa.
Costituiscono il lato comico (e tutto sommato incruento) del tragico
odio interreligioso che ha seminato di morte e distruzione la storia
umana. Non basta credere nello stesso Dio: tra cristiani (come tra
musulmani) ci si detesta e ci si combatte con accanimento secolare,
e una ferocia che solo il fanatismo politico ha saputo emulare.
L’ultimo episodio – ieri l’altro- ha visto affrontarsi a colpi di
ramazza monaci armeni e greco-ortodossi.
Una sorta di cartoon parodistico tra maschi con barbe lunghissime
che si menano come ossessi.
Ignoro che cosa li separi, a parte la maniacale suddivisione di
competenze territoriali che divide i luoghi sacri tra cristiani di
diverse sponde, in pratica millimesimandoli come un condominio.
La moltiplicazione delle chiese e dei cleri – antichi e recenti –
che si richiamano al povero Cristo, alla Bibbia e ai Vangeli,
ciascuna avocando a sé la corretta esegesi, è talmente stupefacente
(sono centinaia) da suggerire ovvia diffidenza: non per la
spiritualità degli umani, ma per i troppi concessionari della
medesima.
la Republica, Amaca, 30 - 12 - 2011
La Repubblica