Governo Monti: prime considerazioni tra
dispiaceri, dubbi... e speranze
Abbiamo
il nuovo Governo, ne registriamo i primi provvedimenti, leggo i
commenti, ascolto, un po' soffro, e penso.
Vedo molte espressioni irridenti, caustiche, francamente un po'
stucchevoli, riguardo il momento di commozione manifestato in
conferenza stampa dal Ministro donna cui noi donne possiamo
certo guardare con soddisfazione e non più sentendo la necessità
di scuoterci di dosso polvere non nostra come accaduto nel
recente passato: partendo dal fatto che pochissime persone in
Italia hanno studiato e studiano il sistema previdenziale come
Elsa Fornero, io sarei portata ad un'analisi un po' meno grezza
delle molte che ho letto tra ieri ed oggi.
Immagino quante volte la fine studiosa si sia trovata a cercare
di indirizzare i rozzi ignoranti politici di cui sappiamo,
quante volte si sia sentita frustrata nel non vedere accolti i
suoi consigli, i suoi indirizzi, che magari se colti in tempo
non avrebbero portato a questo, e quanto debba esserle costato
dover essere proprio lei la ministra delle lacrime dei
pensionati più poveri.
Francamente ho trovato molto più inquietanti il freddo distacco
di Passera, la pochezza di Grilli, il Giarda immarcescibile, il
Catricalà intercambiabile con il Letta imperante, Monti stesso,
un po' vanesio e furbetto sotto il manto del grigio burocrate da
college dei primi del '900.
Tornando alle pensioni vedremo meglio le carte, ma a me è parso
che molte situazioni di privilegio (es. le casse autonome di cui
nessuno mai parla) siano state modificate, e questa sarebbe una
cosa molto importante, come il passaggio al sistema contributivo
subito per tutti, che, se pur creerà indubbi disagi a chi
fruisce di retribuzioni "di ruolo" soprattutto nel pubblico,
porrà fine definitivamente al malcostume di retribuzioni di
molto appesantite a ridosso dell'andata in pensione per
favorirne un calcolo più "pesante", ovviamente da parte di chi
riveste ruoli dirigenziali che consentono di farlo o
richiederlo.
Ho capito che dovremo pagare la tassa sulla prima casa, la
Chiesa pare di no, anche per me la delusione è profonda, avrei
preferito un netto taglio dalla politica dissennata del governo
passato, mi aveva tolto le illusioni il commento di Monti ai
tempi dell'investitura, quando aveva detto che in democrazia
doveva tenere conto di tutti ahiahiahi... misonodetta...
In questi provvedimenti e nella scelta di alcune persone si
leggono chiaramente gli steccati che speravamo non sarebbero più
comparsi, le tutele personali e di casta paiono in gran parte
mantenute, reticenze direttamente proporzionali al poco coraggio
di questo fortissimo-debolissimo esecutivo di cercarsi i
consensi in Parlamento, come sarebbe giusto che fosse.
Stiamo comunque attenti a non farci manipolare, teniamo presente
che i privilegiati sono anche i detentori di stampa e tv, prima
di gridare come tacchini spennati analizziamo bene, evitando di
infierire su stati d'animo certamente travagliati di chi sa
davvero quello che sta facendo, come mi è parsa essere il
ministro Fornero.
Devo dire anche che le parole di Monti riguardo la
responsabilità della situazione in cui ci troviamo attribuibile
a noi e non all'Europa mi sono sembrate doverose, capisco che
accomunare i governi Prodi a quelli Berlusconi sia ingeneroso,
ma credo, per quella scelta dell'ahiahi di prima, che Monti ci
riserverà altri dispiaceri.
Navighiamo a vista, tenendo gli occhi aperti e i nervi saldi,
senza dimenticare che chi esce dalla palude non si ripulisce dal
fango senza fatica, e questi le mani hanno scelto di
sporcarsele.
Certamente ingenua, un po' più povera e non per vezzo, aspetto
di leggere meglio le carte, sospesa tra i dubbi e la speranza
Pia Primarosa