La politica
bipartisan all’ombra di Bagnasco
di Marco Politi *
Nel fortilizio degli intransigenti, di fronte al cardinal
Bagnasco, tra le schiere del movimento “Scienza e Vita” che
mandò a vuoto il referendum sulla fecondazione artificiale, Pier
Luigi Bersani invita a riaprire il discorso sul testamento
biologico.
La brutta legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento,
che espropria il paziente di ogni autodeterminazione, è quasi in
dirittura di arrivo, ma il segretario del Pd esorta a non
spaccare l’Italia, a “non dividere le famiglie”. Dice Bersani:
“Ragioniamo insieme, l’eutanasia non c’entra, cerchiamo di
salvaguardare libertà e dignità. In questa nuova situazione
politica discutiamo in modo più aperto e sincero”.
L’occasione è speciale. Scienza e Vita ha organizzato una tavola
rotonda sul proprio manifesto “Scienza e cura della vita:
educazione alla democrazia” con l’obiettivo – spiega il
copresidente Lucio Romano – di “riconoscere la centralità di
ogni essere umano, di ogni persona, il rispetto della sua
intrinseca dignità indipendentemente da qualsiasi giudizio sulle
sue condizioni esistenziali”. I segretari dei partiti, che
sorreggono il governo Monti, sono stati invitati. Anche Maroni e
Di Pietro, che però non si sono affacciati.
I fotografi si accalcano per immortalare la nuova triade con
Alfano e Casini, che sembra sovrastare la foto di Vasto. Il
cardinal Bagnasco tiene una lectio magistralis e mette sul
tavolo del nuovo governo i valori non negoziabili. Ancora una
volta il punto è l’interpretazione della tutela della persona
“dal concepimento fino alla sua morte naturale”.
C ’è un doppio registro nell’intervento del presidente della Cei
Bagnasco, svolto affidandosi a uno stile pacato. Da un lato il
richiamo a riscoprire l’esigenza della cura dell’altro, a non
lasciarlo mai solo, a non abbandonarlo a un destino di monade
imprigionata in se stessa, a sostenerlo soprattutto nei suoi
momenti di fragilità e sofferenza. D’altro canto il capo dei
vescovi ribadisce che la libertà deve riferirsi a una verità
ancorata alla natura e alla ragione. Che la Chiesa salvaguarda.
Poi il monito politico: i valori non negoziabili “appartengono
al Dna di ogni persona (e quindi) non possono essere conculcati
né parcellizzati o negoziati attraverso mediazioni, che pur con
buone intenzioni, li negano”.
Presente, risponde Alfano a nome del Pdl. Provoca un brivido
sentirlo mentre proclama che il suo partito rappresenta la
“coerenza senza fratture tra ideali e prassi, tra ciò che si
dice e ciò che si fa”. (E forse ha ragione: il bunga bunga con
crocifisso è certamente sintesi armonica del pensiero e
dell’azione dell’ex premier B.) In ogni caso Alfano recita: “La
vita la dà e la toglie Qualcuno che non è il Parlamento”. La
famiglia è tra un uomo e una donna. La scuola privata non va
penalizzata. Viva ciò che ha fatto il governo Berlusconi nel
caso Eliana e riguardo alla pillola abortiva e al divieto della
selezione genetica degli embrioni.
Bersani parte dal filosofico, la necessità che una comunità
poggi su valori condivisi (senza relativizzare tutto), per
approdare sul concreto. Il compito della politica è di trovare,
negoziando, soluzioni ai problemi urgenti. “Attenti – avverte –
mentre qui si litiga, altrove Paesi spendono cifre enormi in
ricerche che producono tecnologie che il mercato poi diffonde”.
C’è necessità di trovare soluzioni italiane. E rispetto al
testamento biologico come non accorgersi che oggi la paura è di
“perdere la propria dignità in un letto irto di tubi”. Si
ragioni, si tenga insieme cura e dignità.
Chiude Casini gettando ponti al centro-sinistra. Non va persa,
afferma, l’occasione del clima frutto del governo Monti. “Perché
quando queste questioni vengono affrontate solo con l’intento di
creare maggioranze di fatto, non si consolidano nella gente”.
Miope, sottolinea il leader del Terzo Polo, è chi usa certi temi
per dividere. Al contrario bisogna cercare una base di
condivisione sempre più larga. Il primo round sul testamento
biologico nella stagione “d’intesa” si chiude così.
* Il Fatto Quotidiano, 19 novembre 2011