|
Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
| |||||||||||
|
| ||||||||||
Caso B. - Il sorrisetto imbarazzato di Sarkozy di Ezio Pelino Che imbarazzo, che vergogna essere rappresentati da un signore inaffidabile, disistimato dai governanti di quell’Europa che noi abbiamo fra i primi costruito. Aveva promesso di tutto e di più: sviluppo, milioni di posti di lavoro, meno tasse. Quando il Paese cominciò ad affondare, il premier negò la crisi, come Don Ferrante con i suoi sofismi la peste. Ma quale crisi? Solo un fatto psicologico: pensava di blandirla con quel suo illusionismo verbale che aveva incantato gli italiani. Solo la Grecia e la Spagna sono in pericolo, rassicurava. All’apparir del vero, il nostro premier , frastornato e strattonato da tutte le parti, non riusciva più nemmeno a designare il nuovo governatore della Banca d’Italia. Ora il poverino è trattato con sufficienza da Sarkozy e dalla Merkel che non si fidano più di lui e lanciano l’ultimatum: «Abbiamo incontrato Berlusconi e Papandreou per ricordare loro le responsabilità che hanno e le decisioni che devono prendere». E , poi, è arrivato l’ordine, perentorio:”Le misure vanno varate entro mercoledì”. La conferenza stampa della troika europea si è chiusa con un illuminante siparietto. Un cronista ha chiesto ai due capi di stato se consideravano l'Italia affidabile nel rispettare gli impegni chiesti dall'Europa. Prima di rispondere, il presidente francese ha aspettato un po’, ha guardato la cancelliera e ha sorriso. Solo allora ha risposto:«Abbiamo fiducia nelle istituzioni italiane».
|
|||||||||||
|
|||||||||||