Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

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REFERENDUM: ALZATEVI E VOTATE

di Alvaro Belardinelli

Venticinque anni dopo Chernobyl, ci tocca ancora pronunciarci sul nucleare. Non sono bastate, per fermare Lorsignori, le argomentazioni ripetute fino alla nausea circa la pericolosità delle centrali dell’atomo, l’impossibilità di rendere inoffensive le scorie, le centinaia di migliaia di sterminati (subito o lentamente) dall’esplosione del reattore ucraino (la cui fusione continua sotto il sarcofago dal 26 aprile 1986). Non basta dimostrare che quella nucleare è la fonte energetica più costosa in assoluto: costosa per la costruzione, per le misure preventive di sicurezza (peraltro inefficaci), per la gestione ed il mantenimento, per lo stoccaggio e lo smaltimento delle scorie. A Lorsignori non importa nulla. Le centrali vanno fatte, e basta. L’ha detto Lui, l’Unto: il nucleare è cosa buona e giusta. Dunque le centrali vanno fatte. L’Unto ha sempre ragione. Del resto, si sa, Lui parla per amore della Nazione, nel più totale disinteresse personale.

Pertanto le argomentazioni contrarie al nucleare sono, come al solito, frutto di becera e insolente propaganda comunista. Quindi non è vero che il nucleare piace agli industriali perché permette la costruzione di megacentrali a spese pubbliche; non è vero che queste megacentrali poi rivendono l’energia agli industriali stessi, i quali la pagano a prezzi da commercio all’ingrosso, cioè molto di meno di quanto pagherebbero quella prodotta in centrali più piccole; non è vero che l’energia nucleare è evidentemente un’ennesima trovata per finanziare il capitale privato col capitale pubblico.

Non è vero che la costruzione di centrali nucleari viene fatta ovunque sotto la copertura del segreto militare (persino in Paesi retti da solide democrazie); non è vero che il segreto militare permette di coprire tanti begli affarucci: di coprire, per esempio, il traffico di plutonio radioattivo, utile per costruire tante sofisticatissime armi atomiche (di pace, naturalmente). Non è vero che in tutto ciò le mafie italiane si leccano i baffi.

Non è vero che la gestione militare del nucleare permette di militarizzare le aree che ospitano le centrali, vietando scioperi e manifestazioni. Non è vero che in caso di incidente grave l’unica misura possibile è quella di evacuare intere regioni, per sempre; e di sotterrare tonnellate di derrate alimentari contaminate dalle radiazioni; e di iniziare la conta dei morti, dei morituri per cancro, dei nati deformi.

Non è neanche vero che l’uranio è molto più raro, più prezioso, più caro del petrolio; così come non è vero che con il nucleare diventeremmo dipendenti dall’uranio, senza per questo liberarci del petrolio; e non è vero che l’uranio è gestito dalle stesse multinazionali che gestiscono il petrolio. Non è vero che le fonti rinnovabili, utili e sicure per tutti, sono avversate da Lorsignori perché sottrarrebbero loro il monopolio dell’energia; monopolio che resta invece saldamente nelle loro mani col nucleare, per tutti i motivi di cui sopra.

Non è vero che noi Italiani disponiamo di riserve inesauribili di energia solare, eolica, geotermica, ma che i nostri politici non hanno mai fatto nulla per intensificarne lo sfruttamento, ostacolandolo anzi con tutte le proprie forze. Non è vero che solare ed eolico vengono usati più da altri Paesi (come la Germania) che dal nostro, benché questi altri Paesi non ne siano ricchi come noi. Non è vero che le fonti rinnovabili ci libererebbero finalmente dalla schiavitù delle multinazionali energetiche. Non è vero che mai nessun “esperto” televisivo parla del fatto che l’energia geotermica, sperimentata per la prima volta sul pianeta qui in Italia (il 4 luglio 1904 a Larderello, in Toscana), è stata poi colpevolmente trascurata fino ad oggi; mentre il geotermico, secondo uno studio del Massachusetts Institute of Technology (noto covo di comunisti) potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico mondiale per i prossimi quattromila anni, senza inquinare, rendendo obsolete tutte le fonti energetiche non rinnovabili.

Non è vero che Lorsignori sono personaggi senza scrupoli, capaci di divorare la propria madre e i propri figli per un po’ di potere in più. Al contrario, li sentiamo dire in tv che “sui morti non possiamo dividerci”, e che “tutti vogliamo che il nucleare sia sicuro”, e che “anche le centrali idroelettriche sono pericolose, come dimostra il Vajont”. Sarebbero capaci di dire che la bicicletta è pericolosa quanto la roulette russa, se decidessero di sfoltire un po’ la popolazione. Hanno occhi sereni, Lorsignori, quando mentono in tv: facce di bronzo e cravatte intonate alla camicia. Dunque sono affidabili e meritano la nostra incondizionata fiducia.

Per questo vogliono privatizzare l’acqua e rivendercela a prezzo molto più caro dell’attuale: l’utile, umile, preziosa e casta acqua, che è stata sempre gratuitamente di tutti, fin dal tempo dei Romani antichi. Svenderebbero alle multinazionali persino l’aria, se fosse tecnicamente possibile: “L’aria è inquinata; se vuoi respirare, paga!”. Sembra già di sentirli, i “giornalisti” bravi, quelli che sanno tutto; quelli che fanno “pubblica opinione”. Quelli sempre pronti a cantare le lodi del neoliberismo, a vantare i vantaggi del dio Mercato, il Moloch che ci consente ancora di respirare a poco prezzo!

Per questo Lorsignori vogliono sabotare anche il referendum sul legittimo impedimento. Così, finalmente per loro, la legge non sarà più uguale per tutti; così finalmente l’articolo 3 della Costituzione non sarà più un problema, l’Unto non sarà più perseguitato dai perfidi giudici comunisti, i futuri Vicari del dio Denaro potranno operare in tutta tranquillità per il bene comune (di Lorsignori) e tutto finirà in Gloria, nei secoli dei secoli. Amen.

Sempre se tutti noi glielo permetteremo. Da chi altro dipende, se non da tutti e tutte noi?

 

Direttore Responsabile: Maria Mantello 

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