Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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CROCIFISSO DI STATO? Speriamo che la Corte di Strasburgo resista
Corrado Mauceri


Oggi, 30 giugno, la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha esaminato l’appello proposto dal Governo Italiano contro la sentenza della Sezione della medesima Corte che l’anno scorso ha dichiarato l’incompatibilità con il principio di laicità dello Stato e della la piena libertà religiosa con l’esposizione nelle aule scolastiche del Crocifisso.
Il crocifisso rappresenta senza dubbio un valore alto e soprattutto il "segno forte" del cristianesimo che non può essere degradato ad un simbolo tradizionale, privo del suo profondo valore religioso. Ma proprio per questo suo alto valore, in una realtà sociale caratterizzata da orientamenti confessionali diversi, il crocifisso non può essere un simbolo dello Stato che non ha un suo credo religioso e soprattutto non può e non deve diventare un motivo di discriminazione; la libertà religiosa esige che lo Stato garantisca a tutte le confessioni religiose la stessa libertà, senza scegliere o privilegiare i simboli di nessuna religione. Non si tratta quindi di bandire i simboli religiosi, ma di consentire a tutti di frequentare le scuole pubbliche senza sentirsi, in qualche modo, estranei in uno Stato che dovrebbe essere garante degli orientamenti confessionali di tutti, compresi anche di coloro che non professano alcuna religione..
La sentenza della Corte di Strasburgo quindi è non solo giuridicamente coerente con il principio di libertà religiosa, ma soprattutto è rispettosa anche del buon senso perché volta ad eliminare ogni forma di discriminazione.
Ora, a seguito dell’appello del Governo Italiano, la Grande Camera della Corte Europea di Strasburgo dovrà decidere se confermare la sentenza della propria Sezione oppure annullarla; in vista di tale decisione è iniziata ovviamente una forte pressione nei confronti della Corte di Strasburgo.
.... I diritti di libertà sono diritti fondamentali ed universali di tutta l’umanità e quando uno Stato non dimostra la necessaria sensibilità per garantirli, la tutela effettiva dei diritti esige l’intervento autorevole un organismo sovranazionale e meno condizionato dai governi dei singoli stati.
E’ auspicabile che la Grande Camera resista alle forti pressioni (non solo da parte della Chiesa Cattolica ma soprattutto dall’opportunismo politico) e formuli un giudizio che sia rispettoso della Convenzione dei diritti dell’uomo e del vero sentimento religioso che dovrebbe per primo respingere l’idea malsana del Crocifisso di Stato.

Corrado Mauceri
30 giugno 2010







 

 

 


 


 

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