A cena col lodo Alfano

Dopo la riunione conviviale a casa del giudice costituzionale con Berlusconi, il Ministro della Giustizia ed un altro giudice costituzionale, alla vigilia della sentenza della Corte Costituzionale che dovrà decidere se la legge sull'impunità del Premier (e di 3 alte cariche dello Stato), rispetta il principio di uguaglianza dei cittadini avanti la legge.
Il padrone di casa, giudice Luigi Mazzella, ha pubblicamente dichiarato: "caro Silvio, se non interverrà un regime totalitario, ti inviterò di nuovo a cena..." (fonte Sky Tg 24).
Il giudice ha l'obbligo di astenersi se è commensale abituale di una delle parti (art. 51 c.p.c.).
Nello stesso caso può essere ricusato da ciascuna delle parti.
Ritengo di essere "parte" quale cittadino destinatario di una legge diseguale, che ha anche firmato per il referendum popolare abrogativo del Lodo Alfano ( che non si terrebbe se la Corte confermasse un precedente verdetto dichiarativo dell'illegittimità costituzionale del c.d. lodo Schifani , se non altro per il premier sostanzialmente identico a quello Alfano, uno degli altri commensali).
Se il giudice non si asterrà, lo ricuseremo in tanti!

                                                                                            Antonio Caputo