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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Eluana: il pudore del silenzio, la carità del rispetto di Maria Mantello
Tutta la vita di Eluana Englaro sta in quel sondino gastrico attraverso cui il suo corpo inerme riceve artificialmente l’alimentazione. In questa condizione, che non ha niente più di umano, la ragazza di Lecco si trova da 16 anni. Tutta la vita di Eluana è in quei tubi che la alimentano passivamente e la idratano passivamente. Il suo cervello, la sua anima è finita. Nessuna funzione biologica che non sia quella della meccanica del nutrimento e dell’espulsione delle scorie è più presente. Non pensa, non parla, non sorride…Non può avere affetti, dolori. Niente di niente. Niente la anima. Da quando la sua corteccia cerebrale è stata compromessa per sempre, è tutto bloccato su quei sondini, che le impediscono innaturalmente di uscire dallo stato vegetativo e compiere il decorso naturale verso la morte. Da allora i suoi occhi si aprono e si chiudono meccanicamente, ma non vedono. Le labbra semischiuse tremolanti non emettono suono alcuno. Il naso, non fiuta più gli odori della vita, ma è invaso da quel tubo che arriva allo stomaco. Vi immette un nutrimento, che poi attraverso un clistere l’intestino libera. Gli infermieri la puliscono, la rigirano nel letto dove è sempre stesa. Una volta al giorno la sollevano di forza per sistemarla su una sedia, stando bene attenti che non cada. Perché Eluana non è in grado di reggersi da sé.
Eluana non
avrebbe mai
voluto
vivere così.
Finalmente
il diritto
al rispetto
della sua
volontà è
stato
riconosciuto
dalla
magistratura!
Un decorso
giuridico
interminabile,
che solo
l’amore
infinito di
un padre per
la dignità
di una
figlia tanto
sfortunata
poteva
sostenere.
Finalmente,
adesso,
Eluana può
essere
libera dalla
tirannia di
quei tubi.
Ma ecco
pronti i
fanatici
della
“vita”.
Costoro si
sono
mobilitati
perché
continui la
meccanica
che
insanamente domina
nel corpo
inanimato
della
ragazza. Per
costoro
Eluana è
un’idea di
vita. E per
difenderla,
si
accaniscono
con tutta la
virulenza
ideologica
di cui sono
capaci. E
fanno di
quel povero
corpo
inanimato il
campo di
battaglia
del loro
fanatismo. A
loro nulla
interessa
che mai e
poi Ma adesso basta. Facciano silenzio. Si affoghino nelle acque paludali della loro mancanza di pudore. Spariscano nella loro mancanza di carità cristiana. Ci sia rispetto per la volontà di Eluana! Ci sia rispetto per un padre, squassato dal dolore, che ha chiesto ed ottenuto finalmente rispetto per la dignità e la volontà della figlia. Tacciano finalmente. O non basteranno milioni di miliardi di bottiglie d’acqua a lavare le loro pruriginose coscienze. |
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