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nuove
mordacchie?
pubblichiamo sul
caso Schifani questo
bel commento di
Dario FO
l'attacco
bipartisan a
Travaglio
di Dario Fo (www.dariofo.it)
A proposito della
bufera esplosa in
conseguenza delle
parole di Travaglio
da Fazio, mi viene
in mente un commento
di Gianni Rodari,
col quale il poeta
apre un suo testo:
"Le parole sono come
pietre. - dice -
Lanciate nello
stagno producono
cerchi concentrici
che s'allontanano
dai tonfi
allargandosi fino
alla riva. Quelle
pietre hanno
spaventato gli
uccelli e i pesci
che schizzano via...
nessuno si cura
delle rane e delle
carpe colpite dai
sassi. La parola
muove l'acqua,
creando scompiglio e
sgomento. Se ne
approfittano alcuni
passanti che
raccolgono veloci
rane e pesci che
galleggiano
storditi."
Assomiglia un po' al
cataclisma innescato
da Travaglio l'altro
giorno a 'Che tempo
che fa'.
I commenti tratti da
un libro scritto da
Marco insieme a
Peter Gomez ed edito
un mese fa, hanno
sdegnato ed anche
sconvolto gli
inquilini dello
stagno. Perfino
alcuni pesci rossi,
in verità un po'
sbiaditi, sono
letteralmente
guizzati fuori
dall'acqua in una
danza
d'indignazione!
Ma che suono avevano
quelle parole
lanciate nella calma
gora? E'
semplice....ricordavano
amicizie e
frequentazioni
ambigue fra l'appena
eletto Presidente
del Senato, Renato
Schifani, e alcuni
figuri di capi cosca
mafiosi. Ma attenti:
lo Schifani (strana
onomatopeica di un
nome) non s'è
gettato furente
insieme ai suoi
numerosi sostenitori
contro il libro di
prevedibile enorme
tiratura, ma contro
le parole dette
attraverso un mezzo
- la televisione -
che normalmente si
occupa di giochi per
famiglie, concorsi
fra giovani disposti
a esibire cosce e
glutei, telegiornali
disinformanti, vacui
e noiosi.... Sta qui
lo scandalo! In
quella stessa acqua
incolore, le pietre
scagliate hanno
prodotto un'eco
insopportabile.
Tant'è che Renzo
Lusetti della
Margherita, partito
Democratico, ha
urlato: "....il
direttore generale
Rai, Cappon, deve
prendere
provvedimenti
concreti, cioè a
dire sanzioni,
interdizioni dal
video...." E poi
aggiunge disperato
"Purtroppo la Rai
non si decide mai".
S'indigna Luigi
Bobba del Pd: "La
televisione che fa
Santoro con
Travaglio è come un
format (cioè a dire
roba tipo Grande
Fratello): essa
estremizza solo un
punto di vista (cioè
'Chi è quel mafioso?
Che ci fa Schifani
con lui?') Si vuole
dimostrare una tesi,
poi si monta il
materiale.
Risultato: danni
anche politici."
Bella questa del
format! Cioè chi
preconfeziona un
discorso e lo avalla
con delle prove è un
indegno mestatore!
Da cui si evince che
tutti i grandi
scrittori, poeti,
registi di questo
mondo sono
manipolatori infami,
furbacchioni
abietti.... a
partire da Dante,
che scriveva pure in
rima!
E' un esercito di
protestatori offesi
da sinistra al
centrosinistra, a
destra un po' a
sinistra, a destra
senza sinistra fino
ai fasci littorio
ante litteram.
Infatti alle parole
di Travaglio s'è
indignato perfino
Ciarrapico: cinque
processi, cinque
condanne, oggi
senatore del Popolo
delle Libertà.
Ma attenti, non c'è
di che farci troppo
sollazzo satirico.
Questo schizzare di
indignati prelude a
un'azione questa
volta sì
preconfezionata e
terribile.
Bipartisan.
Finalmente destra e
sinistra si
ritrovano coinvolte
dentro a una
medesima cultura:
quella
dell'insofferenza
verso la satira e la
denuncia di ogni
illecito.
Qui fate attenzione,
non si tratta di
occasionali
esternazioni
prodotte da un
fastidioso ronzare
contestatorio....
Qui, per la prima
volta, dentro tutto
o quasi l'arco
politico del nostro
Paese si è deciso di
imporre il silenzio,
la pace dello
spirito e
soprattutto delle
idee.
"Basta con
l'antipolitica" come
ripetono gli eletti
dello stagno e le
rane sopravvissute
all'ultimo conflitto
"eliminiamo i
mestatori".
Come dice la
canzone: "Silenzio.
Zitti e basta di
gracchiare!" Si
chiude. Piantatela
con le denunce non
controllate, le
inchieste sopra le
costruzioni abusive,
le accuse di appalti
truccati, con
concorsi dove i
vincenti sono già
stabiliti.
Smettiamola di
eccitare gli animi,
soprattutto le menti
dei giovani e dei
pensionati, a costo
di annullare qualche
garanzia di libertà
e persino di
democrazia.
In poche parole,
interriamo lo
stagno. Sabbia, per
favore! Via le rane,
pesci e uccelli.
Guai a chi gracchia
e rompe il silenzio
di chi governa
unito.
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