ESSERE PER LE LIBERTÀ E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI È DI SINISTRA

di Aurelio Mancuso

L’altro giorno in Senato si è consumato un fatto gravissimo. La senatrice Paola Binetti, ha votato contro la fiducia al governo perché non d’accordo con le norme anti discriminatorie presenti nel pacchetto anti violenza. E’ una vergogna! Ecco, più di tante parole cos’è oggi il nuovo Partito Democratico: una formazione dove sono presenti esponenti del clericalismo reazionario, che dettano la linea. E chi ha voluto Paola Binetti nelle liste dell’Ulivo? Francesco Rutelli, che in questi giorni sta zitto, forse perché giustamente si vergogna di quello che sta accadendo.
Mentre in questo paese i gay, le lesbiche, i trans, le donne sono discriminate, aggredite, violentate, uccise, qualcuno pensa che non si dovrebbe far nulla!
Io chiedo a voi Sinistra di non recedere nemmeno di un centimetro: le norme anti discriminatorie devono essere approvate...

Nella società sono inoltre evidenti insofferenze, conflitti, delusioni. Dentro la frammentazione sociale si esprime un disagio diffuso, alimentato dal precariato sia economico e sia di senso.
La Sinistra deve comprendere che non si tratta di inserire nel suo programma, nella lista della spesa, il tema dei diritti civili, delle convivenze, delle persone lgbt. Io non voglio nemmeno discutere di questo, perché do per acquisito un percorso valoriale comune.
C’è bisogno di più. Che la Sinistra ritenga un ingrediente essenziale l’assunto che diritti civili e diritti sociali sono sullo stesso piano, che non esistono gerarchie. Che il tema della libertà è questione centrale che permette di valorizzare le peculiarità dell’individuo all’interno di un progetto collettivo, di sconfiggere l’egoismo e l’individualismo che lascia da soli chi non ce la fa, che alimenta la solitudine e l’emarginazione.