CON BUONA PACE DEL "VICARIO", LA SPERANZA È PROPRIO NELL'ILLUMINISMO

di Claudia Lanci

 

La gente ama le cose semplici e i ragionamenti lineari. Bisogna ammettere che l’enciclica e gli ultimi interventi pubblici di Benedetto XVI possiedono in pieno questi requisiti.

Il discorso è perfettamente comprensibile da tutti: l’Illuminismo e la Rivoluzione Francese hanno apportato solo cose negative e dannose all’evoluzione dell’umanità, l’ateismo è crudele, più crudele perfino della Santa Inquisizione (per la quale un papa diverso da lui ha ritenuto di doversi scusare), le relazioni internazionali gestite dall’ONU sono ammalate di relativismo e non si basano, come dovrebbero, sull’etica insegnata dalla Chiesa Cattolica.

Viene ribadito con fermezza il concetto che Iddio parla esclusivamente al suo orecchio e che lui, come Romano Pontefice, è l’unico autorizzato a spiegare al mondo cosa vuole il Padreterno.

Niente da eccepire, se questi concetti fossero rivolti solo ai suoi fedeli, a tutti quelli cioè che ritengono giusto non fare uso della ragione, ma obbedire senza dubbi e discussioni, a chi si affaccia da una finestra di piazza S.Pietro a benedire Urbi et Orbi.

Purtroppo, sono rivolti a tutto il mondo, e ci si aspetta una universale accettazione ed obbedienza.

Naturalmente, l’ONU e la stragrande maggioranza delle nazioni che vi aderiscono, ignorano tranquillamente questi appelli, come ignorano i proclami fondamentalisti degli ayatollah.

Noi, miserelli, non possiamo farlo.

Noi viviamo nel Paese dove è vietato emanare leggi, che regolamentino i diritti civili della coppie non sposate. Dove i direttori dei seminari vengono arrestati per violenza sessuale sui minori (a Brescia, due giorni fa), ma mezz’ora dopo non se ne parla più, mentre i gay vengono bollati come “malati” o “anormali”. Dove la vita del Governo dipende da senatrici, che portano il cilicio sotto il tailleur. Dove gli unici insegnanti privilegiati e sistemati definitivamente sono i professori di religione. Dove una fiscalità per nulla democratica convoglia  l’8 per mille delle nostre tasse nelle casse della Chiesa, invece che, per esempio, alla Ricerca, che ne avrebbe tanto bisogno. Dove tutti pagano tasse esorbitanti, ma la Chiesa ne è esentata , per cui si sta ricostituendo una " manomorta" insopportabile e da più parti inutilmente denunciata , nella quale persino l'Europa vuole vederci chiaro .

Dove, con buona pace di Benedetto XVI, ci sarebbe tanto bisogno di Illuminismo. Ma proprio tanto.