Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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UNA MOSCA INTOLLERANTE E VIOLENTA CONTRO IL PRIDE

Croci, acqua benedetta e tante botte.

di Maria Mantello

«E´ opera di Satana», aveva detto, il sindaco di Mosca, Yuri Luzkhov «mai e poi mai autorizzerò una simile porcheria nella mia città». Nikolai Kulikov, responsabile della sicurezza della città ha dichiarato addirittura che il Pride andava vietato perchè rappresentava una "violazione di diritti e libertà degli altri cittadini di Mosca". Così La marcia dell’Uguaglianza, con cui il pride avrebbe voluto ricordare anche l’anniversario della depenalizzazione dell´omosessualità in Russia (1993) è stata interdetta.

Ma gli organizzatori non si sono arresi. Così, una delegazione di alcuni militanti gay con alcuni parlamentari di diversi paesi europei, tra cui gli italiani Vladimir Luxuria (Rifondazione comunista) e Marco Cappato (europarlamentare radicale), domenica 27 maggio hanno deciso di recarsi in Municipio per consegnare una lettera di civile protesta al Sindaco. Li guida Nikolai Alekseiev, promotore dell’evento. Sono circa cento persone in tutto, ma si trovano la strada sbarrata da una piccola folla di nazionalisti ortodossi. Brandiscono croci ed icone. Donne col capo coperto come matriosche spargono acqua benedetta. A loro fianco esagitati giovanotti muscolosi, tra cui esponenti dei Gonfaloni ortodossi, nostalgici dello zar. Un vescovo ortodosso, nel tipico abbigliamento d’ordinanza invoca la protezione divina con la croce ed incita all’assalto. Arrivano uova marce, insulti e poi botte, come raccontano Cappato e Luxuria. La polizia c’è. E’ il corpo specializzato antisommossa degli Oman. Ma non si preoccupa degli aggrediti . Anzi ne ferma alcuni, tra cui Marco Cappato, che a radio radicale ha raccontato: «Volevamo solo consegnare una lettera al Sindaco di Mosca, il cordone della polizia chiudeva i manifestanti senza però proteggerci da alcuni contromanifestanti che gridavano e si lanciavano contro di noi, lanciandoci oggetti e uova. Ho personalmente visto anche alcuni di questi contromanifestanti che, prima di venire a lanciare dell´acqua, hanno parlato con i poliziotti che ci avrebbero dovuto difendere. Uno di loro ha cominciato a tirare calci ad Ottavio Marzocchi (esponente radicale –ndr.), ed è allora che ho iniziato a urlare in inglese, chiedendo perchè la polizia non ci difendesse. Tempo cinque secondi e sono stato trascinato via da agenti in tenuta antisommossa».

Ma se i parlamentari sono stati rilasciati, sono rimasti in carcere alcuni cittadini russi che facevano parte della delegazione dei dimostranti che avrebbe voluto consegnare la lettera al sindaco di Mosca. L’accusa grottesca: "violazione delle leggi sul traffico".

 

 

Testo della lettera indirizzata a Yuri Luzhjov, Sindaco di Mosca. (fonte www.radicali.it)

E per conoscenza a:

• Vladimir Putin, Presidente della Federazione Russa

• Rashid Nurgaliev, Ministro degli Interni

• Yuri Chaika, Procuratore Generale Russa

• Valery Zorkin, Presidente della Corte Costituzionale Russa

• Vyacheslav Lebedev, Presidente della Corte Suprema Russa

• Hans-Gert Poettering, Presidente del Parlamento Europeo

• Jean-Paul Costa, Presidente della Corte Europea per i Diritti Umani e le Libertà Fondamentali

• Thomas Hammarber, Consiglio d’Europa per i Diritti Umani

• Terry Davis, Segretario Generale del Consiglio d’Europa

Oggetto: Lettera aperta al Sindaco di Mosca sull’autorizzazione dell’ Equality March 2007.

Bruxelles, 21 Maggio2007

Onorevole Sindaco,

Secondo le informazioni di cui disponiamo la Marcia dell’Uguaglianza 2007 di Mosca, a cui abbiamo aderito, non ha ancora ricevuto dai vostri uffici la necessaria autorizzazione. Con questa lettera aperta intendiamo chiederle di autorizzarla prima possibile in modo tale che la Marcia (e gli eventi ad essa correlati) possano tenersi senza violenza o disordini e con la protezione dei suoi partecipanti da parte delle autorità russe, in linea con gli obblighi costituzionali e dei diritti umani che esse devono rispettare.

Durante il Gay Pride 2006 con la proibizione da parte delle autorità russe della manifestazione e le commemorazioni si favorirono gli atti di violenza perpetrati da parte dei gruppi di estrema destra e dai fondamentalisti religiosi contro i partecipanti. Secondo le dichiarazioni riportate dalla stampa lei avrebbe espresso l’intenzione di proibire la Marcia dell’Uguaglianza anche quest’anno, mentre gli organizzatori stanno ancora aspettando una risposta ufficiale per i vari eventi che avranno luogo i giorni seguenti.

La libertà di espressione, la libertà di assemblea pacifica, la libertà dalle discriminazioni sono inscritte nel diritto internazionale e russo e sono alla base di tutte le democrazie e degli Stati di diritto. Le istituzioni russe sono anche legate da obblighi nei confronti del Consiglio d’Europa e dalla Convenzione Europea sui diritti umani e le libertà fondamentali (CEDU), cosí come alla giurisprudenza della Corte Europea per i Diritti Umani. Vogliamo porre all’attenzione delle autorità russe il fatto che la Corte di Strasburgo ha recentemente condannato, all’unanimità, nel caso "Baczkowski e altri contro la Polonia" un identico divieto imposto dal Sindaco di Varsavia alla Marcia dell’Uguaglianza del 2005 come contrario al CEDU, in particolare nei sui articoli 11 (libertà di associazione e di assemblea), 13 e 14 (proibizione delle discriminazioni). La stessa Corte ha anche ripetutamente dichiarato che le autorità hanno il compito di proteggere al meglio i partecipanti da ogni possibile attacco e violenza contro di essi.

In attesa di una risposta da parte vostra agli organizzatori dell’evento (e a tutti noi partecipanti) per quanto riguarda l’autorizzazione della Marcia dell’Uguaglianza le inviamo i nostri migliori saluti.

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