Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

IN RICORDO DI ADELE FACCIO

La morte, a Roma, di Adele Faccio, 86 anni, è un grave lutto per il laicismo, essendo stata sempre in prima linea nelle storiche battaglie a difesa dei diritti civili.

Dopo il 1918 si era occupata dei problemi femminili fondando il Movimento Liberazione delle Donne (MID). Insieme ai radicali fondò la Lega Italiana per il Divorzio (LID) e poi condusse, a fianco di Loris Fortuna, la campagna vittoriosa nel referendum popolare del 1974. L’anno prima aveva fondato il Centro Informazioni Sterilizzazione e Abuso (CISA) svolgendo un’attiva propaganda in tutto il Paese.

Nel 1975 furono arrestati i radicali Giorgio Conciani e Gianfranco Spadaccia con l’accusa, estesa anche a lei e alla Bonino, di procurato aborto e associazione per delinquere. Fu arrestata e rimase in carcere per molti mesi. Nel 1978 il Parlamento approvò la legge 194 a favore dell’interruzione volontaria della gravidanza contro la forsennata opposizione della Chiesa e della destra reazionaria.

Nel 1976 fu eletta alla Camera dei Deputati insieme a Pannella, Mellini e Bonino. La Faccio si distinse per la sua opposizione al “compromesso storico” fra cattolici e comunisti. Allontanatasi dai radicali, fondò il Gruppo “Verdi Arcobaleno”. Era iscritta all’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”. Il suo attivismo per i diritti civili non sarà dimenticato dai democratici italiani.