UN CHERUBINO SULLA “SAPIENZA”
di Maria Mantello
Una delle più prestigiose Università
italiane, “la
Sapienza” ha deciso di far fuori
l’icona storica della Minerva (troppo pagana) per
sostituirla con un angioletto. Renato Guarini, rettore
dell’ateneo romano ha spiegato che “questo cambiamento
rappresenta un passaggio fondamentale, necessario
per riposizionare
la Sapienza nella knowledge society e
per garantirne l’unicità, anche in vista del prossimo
decollo operativo degli atenei federati". Ma
perchè proprio questa immagine? E' stato spiegato nella
recente conferenza stampa, che la società incaricata ha
scelto di ispirarsi al cherubino di Francesco Borromini
presente nella decorazione della cupola di Sant’Ivo alla
Sapienza, la chiesa progettata dal maestro del Barocco
per l’antica sede dell’Ateneo. Una continuità dunque con
un passato dove a dominare era
la Chiesa. E in questo omaggio al
Cupolone c’è un’inquietante
nostalgia di futuro, viste anche le ulteriori
precisazioni del Magnifico Rettore sul nuovo logo :
“Abbiamo scelto il cherubino perché è il simbolo della
pienezza del sapere e dello stupore che coglie tutti
coloro che vengono messi a parte della Sapienza e della
Conoscenza”. Se lo scopo è stupire, non c’è che dire!
Credevamo che Sapienza e Conoscenza fossero il risultato
di un serio percorso scientifico di ricerca. Dove la
base empirico razionale è l’esatto contrario della fede
rivelata. Sia pure evocata da un logo, che forse proprio
angelico non è.