Giancarlo Tranfo
La croce di spine
- Gesù, la storia che non è ancora stata raccontata
prefazione di Luigi Cascioli
edizioni Chinaski, Genova, 2008,
pp. 454, euro 19.50
recensione di Bruno Segre
Lo studio
è ricerca della verità, approfondimento di analisi
altrui, emancipazione dai luoghi comuni per approdare
finalmente alla conoscenza, talora rivoluzionaria
rispetto alla tradizione. Questo il percorso culturale
di Giancarlo Tranfo, 52 anni, laureato in
giurisprudenza, studioso del cristianesimo delle
origini. Cattolico praticante, per dare solidità alla
sua fede si preoccupò di ricercare la storicità di Gesù
Cristo studiando le antichi fonti canoniche,
patristiche, storiche. Poco alla volta, leggendo e
meditando per 7 anni testi remoti e recenti, è giunto a
conclusioni del tutto opposte a quelle da cui era
partito. In un travaglio di coscienza, Tranfo scoprì che
Cristo non fu altro che un rivoluzionario, il quale
ritenne d’impersonare il ruolo di Messia davidico
opponendosi al dominio di Roma.
Quindi “il
Gesù Cristo che tutti conosciamo – scrive l’Autore nella
presentazione del libro – quello che si affaccia dalla
spalliera del letto o dal comodino della nonna, è
esistito solo nelle parole e nelle azioni di due
individui di quel tempo e questo appare con
straordinaria evidenza nelle pagine di Giuseppe Flavio
(il più grande storico ebreo che testimoniò quegli anni)
e nelle reminiscenze, benché in parte confuse, della
tradizione rabbinica, fissata in forma scritta soltanto
a partire dal II secolo d.c.”.
Il Gesù
del Nuovo Testamento sarebbe il frutto di un vasto
sincretismo nel quale sono confluiti un’infinità di
archetipi appartenenti agli antichi culti pagani e
misterici di estrazione ellenistico- orientale, nonchè
due individualità ancora distinguibili negli scritti
degli storici contemporanei, nonostante stralci ed
interpolazioni ad opera dei padri della Chiesa.
In
sostanza, i due personaggi confluiti nei Vangeli in
un’unica figura di stampo ellenistico, universale,
pacifista sarebbero Giovanni di Gamala, figlio di Giuda
il Galileo, erede davidico discendente dagli Asmonei e
di fede politica zelota, che nel 36 d.c. organizzò una
sommossa anti-romana (attestazioni di Giuseppe Flavio),
a seguito della quale fu arrestato sul Monte degli
Ulivi, processato da Pilato e crocifisso perchè
proclamatosi Re dei Giudei. I nomi dei fratelli di
Giovanni corrispondono a quelli dei fratelli di Gesù,
secondo Matteo e Marco.
L’altro
personaggio sarebbe Gesù (Yeshuà), figlio di Panteia, il
messia sacerdotale atteso dal popolo d’Israele. Fu un
profeta illuminato - scrive l’Autore - che conquistò le
folle. Nel 73 d.c. fu processato dal Sinedrio per
apostasia e stregoneria, condannato alla lapidazione e
infine esposto sulla croce. Principali fonti:
letteratura rabbinica (Talmud, Toledoth) e lo scrittore
romano Celso di età antonina (2° secolo).
Il libro
(452 pagine, 620 note, 70 citazioni bibliografiche)
merita di essere letto anche da chi non è specialista in
questo genere di studi, perchè apre scenari imprevisti e
suggestivi, demistificando i dogmi cristiani sulla
verginità della Madonna, sul “figlio unigenito di Dio”,
sulla fondazione di una Chiesa universale, sulla
resurrezione dei morti.