Giannetto Socci, L’EGREFERENZA
Storia di Zeffirino Socci, il
poliziotto che indagò sulla morte di Anita
Garibaldi, Generoso Procaccini editore, 2007
-pp. 240 , euro 19,00
L’Autore, attraverso l’indagine condotta su
molteplici documenti degli Archivi di Stato di
Bologna, Roma, Ravenna e dell’Archivio Segreto
Vaticano, ci offre lo spaccato di uno Stato e di
un periodo in cui convivono strutture
istituzionali basate sul clientelismo,
paternalistici tentativi di riforma, ma anche
oppositori di varie tendenze: dai carbonari, che
si ispirano al Mazzini o al Buonarroti, ai
neoguelfi del Gioberti, ai moderati riformisti.
Nel luglio 1849, caduta la repubblica romana,
Garibaldi fugge da Roma e si dirige con un suo
esercito per portare aiuto a Venezia, assediata
dagli austriaci; i primi di agosto è costretto a
sbarcare a Comacchio con Anita gravemente
ammalata di febbri malariche. Ed è in questo
particolare momento che la storia privata
dell’ispettore, incaricato delle indagini sulla
morte della donna di Garibaldi, si lega alla
Storia nazionale.
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