Nuccio
Ordine
CONTRO IL VANGELO ARMATO
Giordano Bruno, Ronsard e la religione
Raffaello Cortina, Milano, 2007
euro 26
“La religione al servizio della morte, la
filosofia al servizio della teologia e la lingua al servizio
dei pedanti”. Nuccio Ordine riassume così il “mondo
ammalato” rappresentato dall’Europa del tardo Cinquecento,
straziata dalle guerre di cristiani contro cristiani. Nel
suo Contro il Vangelo armato (Raffaello
Cortina, Milano 2007) non solo offre una puntuale
ricostruzione storica dell’avventura intellettuale di
Giordano Bruno, ma mette in luce la pericolosità delle
religioni quando queste diventano sfrenate manifestazioni di
volontà di potenza. Bruno fu propugnatore insieme di un
Universo “senza confini” e di una società libera da
qualsiasi imposizione del Sacro. E’ l’alba di una tolleranza
teologico-politica che contrattacca vigorosamente qualsiasi
potere che sfrutti il Vangelo (o qualsiasi altra “sacra
scrittura”) per perpetuare forme arroganti di oppressione.
Come riconosceva (1917) il fisico e filosofo Moritz Schlick,
la tensione bruniana verso l’infinito costituisce un
concreto esempio di emancipazione, non solo intellettuale.
Giulio Giorello