Mino
Vianello
Da
Costantino a Stalin il “Complesso del Potere
Assoluto” in Europa
Rubbettino
editore, € 12
Il
libro è un interessante exursus su come il
fenomeno religioso si affermi facendo leva
su quel magma psichico di «vischiosità» –
come la definisce l’autore - che affonda in
condizionamenti innestati in secoli lontani,
ma che continuano a perdurare,
nell’automatismo dell’inconsapevolezza
dei meccanismi psicologici che ne
favoriscono l’affermazione.
L’autore analizza la
psicosociologia dei popoli stanziati lungo
quella «linea» che collega, demarca,
attraversa l’Europa dalle sponde
dell’Atlantico alla Russia. Da una parte, i
Paesi plasmati e allevati all’ombra della
teologico-politica della chiesa
costantiniana, dove si sono affermate le
chiese cattolica e ortodossa. Dall’altra
parte i Paesi, che influenzati dalle
posizioni di Ario (definite eretiche dal
Concilio di Nicea voluto e presieduto da
Costantino in persona), sono stati i
protagonisti della rivoluzione protestante.
In questi Paesi, dove lo spirito
eretico è stato quindi radicato per secoli,
si è affermata una mentalità più aperta e
libera che ha portato, con gli Stati Uniti
al vertice, a costituire le Nazioni
liberal-democratiche più avanzate.
«Il che non significa –
scrive Mino Vianello – che ivi non si
riscontrino comportamenti scorretti:
soltanto che in quei contesti vengono
intimamente riconosciuti come tali anche da
chi li pratica», mentre questi stessi semi
di coscienza critica e libertaria – spiega
sempre l’autore - quando si è cercato e si
cerca di diffonderli nei paesi cattolici
vengono rifiutati e osteggiati: «nell’area
costantiniana quei semi
sistematicamente incontrano un terreno
ostile, non attecchiscono e spesso
insteriliscono».
Un libro
interessante e avvincente che ci introduce
alla complessità della storia in cui la
prospettiva socio – psicologica impiegata da
Mino Vianello, si evidenzia sempre più
essenziale categoria storiografica per
capire quanto il passato sia – nel bene e
nel male - il presente.
Maria
Mantello