Mariapiera
Marenzana, L'omaggio di Galileo,
Chimienti editore, pp.182, € 21,00
Un vivido ritratto
degli interlocutori dei Dialoghi, personaggi
storici ricostruiti attraverso la loro
corrispondenza con Galileo. A Sagredo e
Salviati si affianca Fortunio Liceti,
all’epoca filosofo accademico illustre,
plausibile modello per il personaggio di
Simplicio, oltre che simbolo di una cultura
ormai al tramonto e di una frattura epocale
con il sapere della tradizione. E infine
Aproino, il personaggio che non appare nei
Dialoghi, ma che in un abbozzo pubblicato
postumo prende il posto di Simplicio, a
testimonianza di un radicale cambiamento di
strategia da parte di Galileo nel suo sforzo
inesausto di diffusione della nuova scienza.
Le voci dei corrispondenti, intrecciandosi,
disegnano un quadro curioso, dall’interno,
del ‘600, secolo sospeso tra favole antiche
e metodo scientifico, e aprono spiragli su
molteplici aspetti della vita e dei costumi
del tempo. La civiltà dei rapporti
interpersonali e il rispetto, almeno
formale, dell’avversario ingenerano nel
lettore d’oggi una sorta di nostalgia per un
mondo remoto di cui sembra essersi persa
finanche la memoria.