SIAMO AL 
									CENTRO DI UNA FINESTRA DECISIONALE, TUTTO E’ 
									ANCORA POSSIBILE  [recensione 
									di Carlo Anibaldi al Il Punto del 
									Caos, di Ervin Laszlo - Feltrinelli 
									- 13,00 euro]
									 
									 
									
									 I 
									sintomi di una decadenza inesorabile ci sono 
									tutti, non solo in Italia. Incertezza 
									economica, potenzialità delle nuove 
									generazioni inferiori a quelle delle 
									vecchie, vilipendio delle risorse 
									ambientali, esaurimento delle fonti 
									energetiche non rinnovabili, valori 
									relazionali impoveriti, allargamento della 
									forbice delle diseguaglianze sociali, 
									preponderanza di valori non aggreganti.
I 
									sintomi di una decadenza inesorabile ci sono 
									tutti, non solo in Italia. Incertezza 
									economica, potenzialità delle nuove 
									generazioni inferiori a quelle delle 
									vecchie, vilipendio delle risorse 
									ambientali, esaurimento delle fonti 
									energetiche non rinnovabili, valori 
									relazionali impoveriti, allargamento della 
									forbice delle diseguaglianze sociali, 
									preponderanza di valori non aggreganti.
									Verrebbe da allargare le 
									braccia. Cosa può il singolo di fronte a 
									fenomeni di tale portata?
									In soccorso ci viene la 
									Fisica moderna, strano ma possibile, a detta 
									di parecchi studiosi. Da pochi decenni siamo 
									entrati in una nuova era della Fisica. 
									Siamo, senza accergercene troppo, entrati 
									nella terza fase, quella della Fisica 
									olistica. Al tempo di Newton si posero le 
									basi della fisica moderna e si affermò una 
									visione meccanicistica dei fenomeni, le 
									leggi della termodinamica e la fisica dello 
									spostamento delle masse cambiarono il mondo 
									e diedero vita alla Rivoluzione Industriale, 
									con tutti i cambiamenti sociali connessi 
									alle nuove scoperte. Einstein e i fisici del 
									suo tempo aprirono la seconda Era della 
									Fisica, quella relativistica e quella dei 
									quanti. La scoperta della non assolutezza di 
									tempo e spazio e che la velocità della luce 
									non era il massimo concepibile, ma un 
									ventimillesimo di quanto possibile in 
									natura, aprì nuovi orizzonti al modo di 
									pensare il creato e le creature, l’energia e 
									lo spazio.
									Oggi siamo nella terza Era 
									della Fisica, chiamata olistica o non-local, 
									poichè con esperimenti si è potuto 
									dimostrare che il micromondo sub-atomico e 
									il macromondo dell’Universo rispondono a 
									leggi che non potevamo nemmeno immaginare: 
									non esistono sistemi chiusi, ad esempio un 
									cavallo è un sistema, il fiume un altro, 
									l’uomo un altro ancora e poi la montagna, le 
									nuvole, il passato, il futuro, la foresta, 
									la città e così via all’infinito in un 
									Universo separato al suo interno e 
									costituito da sistemi indipendenti.  
									Semplificando un po’, si può oggi dire che 
									l’Universo e tutto il suo contenuto sono 
									‘non localizzati’, nel senso che 
									l’aggregazione delle particelle a formare 
									due individui, non è cosa definitiva e 
									assoluta. Sono stati compiuti esperimenti su 
									gemelli, all’inizio, e s’è fisicamente 
									dimostrato che la ferita inferta ad un 
									gemello causava dolore all’altro, 
									indipendentemente dalla distanza e 
									consapevolezza. Altri esperimenti sono stati 
									condotti nel mondo vegetale. La spiegazione 
									a questi fenomeni di teleportazione non 
									poteva che essere olistica, vale a dire che 
									nell’Universo tutto è connesso e 
									interscambiabile a livello subatomico e 
									quello che appare separato e diverso nel 
									mondo che vediamo, è invece ricco di 
									mediazioni e connessioni nel mondo sottile, 
									con scambio continuo di particelle, fisiche 
									e/o energetiche.
									Una tale visione delle 
									cose sposta parecchio in avanti le nostre 
									conoscenze o almeno la possibilità di 
									conoscere i fenomeni, quali i disastri 
									ambientali, quelli di recessioni economiche 
									globali, di crollo e nascita di modelli, di 
									fenomeni naturali apparentemente 
									inspiegabili, di stati “d’animo” collettivi. 
									Molti individui ‘sensibili’ soffrono in 
									prima persona per una deforestazione o per 
									l’oppressione di una dittatura su un popolo 
									lontano. Moltissime persone hanno sofferto 
									per l’Olocausto, perpetrato 60 anni prima a 
									danno del popolo ebraico, come fosse cosa 
									attuale e vicina fisicamente.
									I fenomeni di sfregio alle 
									leggi della Natura, sia quella fisica che 
									quella che concerne i sentimenti profondi 
									degli esseri umani, possono subire 
									compressioni che durano decenni, ma poi si 
									apre un momento detto ‘finestra decisionale’ 
									che precede di poco il Punto del Caos. Dopo 
									quel punto è possibile uscirne alla grande o 
									precipitare.
									Alla luce delle scoperte del nuova fisica, 
									sembra proprio che i destini del mondo siano 
									in mano alle singole nostre microenergie, 
									che tutte insieme determinano il fenomeno.
									Ma sentiamo cosa ci dice in proposito un 
									cervello davvero brillante che è una punta 
									avanzata dell’Umanità, il prof. Ervin Laszlo, 
									il maggior esperto mondiale di Teoria dei 
									sistemi e Teoria Generale dell’Evoluzione:
									“In una finestra 
									decisionale, i singoli individui possono 
									creare coscientemente le piccole ma 
									potenzialmente potenti fluttuazioni che 
									potrebbero ‘far saltare’ e decidere il 
									percorso evolutivo che sarà adottato dalla 
									loro società. Possono far pendere il sistema 
									verso un’evoluzione in linea con le loro 
									speranze e aspettative. Allora il Punto del 
									Caos non sarà necessariamente portatore di 
									un collasso globale. potrebbe essere 
									l’araldo, l’annuncio del salto verso una 
									nuova civiltà…..Dove andremo, spetta a noi 
									deciderlo”.
									[Carlo Anibaldi]