Paolo Flores d'Arcais, La sfida
oscurantista di Joseph Ratzinger,
Ponte delle Grazie, pp. 160, € 13.00
Il
21 settembre 2000, al teatro Quirino di
Roma, oltre duemila persone assistettero a
un confronto tra Paolo Flores d'Arcais,
direttore di MicroMega, e un ospite
d'eccezione: Joseph Ratzinger, allora
prefetto della Congregazione per la dottrina
della fede. Il futuro papa Benedetto XVI
spiegò come il cattolicesimo tacesse
"appello alla coscienza e alla ragione",
ponendosi in una linea di "continuazione del
pensiero umano che ha criticato le
religioni", in qualche misura compatibile
con le conquiste dell'Illuminismo. Ratzinger
insisteva nel trovare un terreno di
discussione con gli atei, quasi prendendo le
distanze dalla crociata wojtyliana contro il
relativismo. Cosa è accaduto, nel frattempo,
in questi dieci anni? In un lungo saggio che
precede la trascrizione integrale e fedele
di quel fortunato incontro, Flores d'Arcais
tenta un'analisi ragionata del pontificato
di Ratzinger. Il percorso della Chiesa da
Giovanni XXIII a Benedetto XVI costituisce
non una battuta d'arresto ma un autentico
rovesciamento dello spirito del Concilio
Vaticano II, sostiene l'autore, fino
all'odierno scontro con l'aspirazione umana
all'autonomia, a quell'auto- nomos che è
"darsi legge da sé" anziché accoglierla da
un Dio. Il volume si chiude con la
trascrizione del dibattito tra Joseph
Ratzinger e Paolo Flores d'Arcais
"Controversia su Dio".