Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

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Giulio Giorello contro la dittatura dell’infallibilismo

 

Un grande laico, bruniano, libero pensatore ci ha lasciato il 15 giugno 2020.

Era intervenuto più volte ad eventi promossi dalla Associazione Nazionale del Libero Pensiero Pensiero “Giordano Bruno”.

 Ci piace ricordarlo con questo significativo passaggio contro ogni dogmatismo, estratto dal suo intervento in Campo de’ Fiori in occasione della manifestazione da noi organizzata in onore di Giordano Bruno il 17 febbraio 2007:

Lo scontro oggi in atto sulla presunta dittatura del relativismo è uno scontro filosofico sul senso e sulla portata della scienza, della riflessione critica, della tolleranza e della scelta morale.

Le poste in gioco sono il futuro della ricerca, la possibilità di esercitare qualcosa come la filosofia, definendo le ragioni del vivere civile e le stesse condizioni dell’etica.

La questione non riguarda tanto l’abusata contrapposizione fra fede e ragione, quanto quella tra fallibilismo e infallibilismo, tra una verità che non pretende di salvare neanche se stessa e una verità che promette salvezza a chiunque vi si sottometta, tra una ragione che misura la propria gratuità e finitezza senza aver nostalgia di un fondamento e una ragione che nell’imposizione del fondamento trova il proprio sostegno e la propria giustificazione.

Perché demandare a una qualche forma di stato etico o teocratico il diritto/dovere di rappresentare e vincolare le scelte etiche degli individui? Perché presupporre che i singoli cittadini vivano sempre in una condizione di “minorità” che impedirebbe loro di assumersi le proprie responsabilità?

Vi è una scelta particolare, la scelta di scegliere, che da oltre duemila anni ha un nome: filosofia. Ma la libertà di scelta è poca cosa se non c’è possibilità di renderla pubblica senza alcun vincolo di censura: una filosofia che si lasci confinare misconosce le ragioni della sua scelta. Quest’insofferenza per ogni confine non è altro che la libertà del laico.

…Una società aperta e libera, dovrebbe disporre di strutture protettive atte a garantire la tolleranza ed a scoraggiare non solo l’intollerante, ma qualsiasi “ingegnere di anime” che, spinto da irrefrenabile “altruismo” voglia imporre le proprie ricette per plasmare l’uomo  o la donna “nuovi”, costringendoli a scegliere quello che lui giudica essere il bene. E’ facile citare il vecchio Tribunale dell’Inquisizione o i totalitarismi “classici” che il secolo scorso ha conosciuto. Ma c’è anche un’intolleranza democratica, spesso coperta da urgenza pedagogica.

Redazione periodicoliberopensiero.it

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Direttore Responsabile: Maria Mantello 

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