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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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NO
al DDL Pillon
L’Italia scende in piazza
il
10 novembre 2018
- NO alla
mediazione obbligatoria e a pagamento
- NO
all’imposizione di tempi paritari e alla doppia
domiciliazione/residenza dei minori
- NO al
mantenimento diretto
- NO al piano
genitoriale
- NO
all’introduzione del concetto di alienazione
parentale.
Sono questi i
5 NO che verranno ribaditi nelle piazze
il 10 novembre in una mobilitazione che
coinvolge il movimento delle donne,
l’associazionismo democratico, tante realtà
della società civile, uomini e donne che da
subito si sono espressi contro il Disegno di
legge Pillon su separazione e affido, con oltre
95.000 sottoscrizioni alla petizione che ne
chiede il ritiro lanciata su Change.org da
D.i.Re, Donne in rete contro la violenza.
Se verranno approvati
il Disegno di legge Pillon e gli altri 3 disegni
di legge sulla stessa materia attualmente in
discussione al Senato, separazione e affido
rischiano di diventare un campo di battaglia
permanente.
Di fatto si vieta il
divorzio a chi è meno ricco perché le le
separazioni saranno fortemente disincentivate
dagli alti costi imposti dalla mediazione
obbligatoria e a pagamento.
I figli e le figlie
diventeranno ostaggi di un costante negoziato
sotto tutela per far funzionare il mantenimento
diretto a piè di lista e il piano genitoriale
con doppio domicilio.
Le donne, la parte in
genere economicamente più debole delle coppie
perché su di esse grava il lavoro di cura e
perché hanno mediamente stipendi più bassi anche
a parità di lavoro, rischiano di restare
stritolate in un percorso pensato soprattutto
per imporre e arricchire una nuova figura
professionale, quella del mediatore familiare,
anche disconoscendo la pervasiva violenza
maschile che è causa di tante separazioni.
Innumerevoli le
manifestazioni nelle diverse città italiane.
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