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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Bruno Segre, l’energia
di un ragazzo sempre in breccia
di
Gigliola Merusi
A Torino, il 4 settembre 2017,
festeggiati i 99 di. Bruno Segre. Un laico assoluto:
partigiano della libertà e dell’emancipazione umana. Un secolo da protagonista: una
delle poche voci contro le leggi razziali,
combattente nella Resistenza... e poi nelle mille e
mille battaglie per diritti civili che ancora oggi
lo vedono impegnato. «Un esempio per «il profondo
impegno civile, politico, intellettuale e culturale
anche per la mia generazione», come ha scritto
Chiara Appendino sindaco di Torino nel pubblico
messaggio di buon compleanno. I festeggiamenti sono iniziati a
Palazzo Cernaia Mayneri, dove a mezzogiorno Bruno
Segre è stato accolto dai presidenti del Consiglio
dell’Ordine dei Giornalisti Alberto Sinigaglia, e da
quello dell’Ordine degli Avvocati Mario Napoli. Le
due professioni – passioni della sua vita. Ha
indossato la toga per 70 anni, l’avv. Bruno Segre, e
l’attività di giornalista continua ancora ad
esercitarla come direttore del mensile L’Incontro,
da lui fondato nel 1948. Al brindisi è intervenuto
anche in rappresentanza del Consiglio della Regione
Piemonte, il vicepresidente Nino Boeri. In Via Garibaldi 13, nella sala
del centro Regis, alle ore 18, Bruno Segre è stato
festeggiato dagli amici, con la sorpresa di un libro
a lui dedicato Libero pensare. Un album di squarci del suo
vissuto, narrati da un fotografo e nove autori che
hanno avuto il privilegio di incontrarlo sul cammino
delle battaglie comuni, sviluppando un’intesa di
stima e affetto. Curato da Marisa Quirico, con
prefazione di Davide Manzati, Libero pensare è
introdotto da alcuni scatti fotografici di Renzo
Carboni effettuati nello storico studio
dell’avvocato Segre in via Consolata 11 (che è anche
la sede redazionale de L’Incontro e della sezione
torinese dell’Associazione Nazionale del Libero
Pensiero “Giordano Bruno”, di cui Segre è
attualmente anche il presidente onorario). Il libro prosegue col
saluto alla «temprata amicizia» di Alberto Bolaffi e
i testi (gli autori sono in ordine alfabetico) di
Luciano Boccalatte (Un testimone d’eccezione),
Antonino Boeti (Il privilegio di conoscerlo), Carlo
Greppi (Alla difesa della libertà), Nico Ivaldi
(L’attesa), Maria Mantello (Il coraggio della
laicità*), Pietro Polito (Bruno Segre e Aldo
Capitini), Donatella Sasso (Un incontro unico),
Guido Vaglio (Condividere gli ideali). * Un estratto dal testo
Il coraggio della laicità di Maria Mantello,
presidente della Associazione Nazionale del Libero
Pensiero “Giordano Bruno”: « [...] Ogni volta che
parlavo con lui scoprivo un pezzo della sua storia
di straordinario impegno intellettuale, politico,
sociale. La sua vita mi appariva il romanzo vivente
della sua tenacia e caparbietà dalla parte delle
libertà, della giustizia: Partigiano… prigioniero
nelle carceri fasciste … protagonista di tante
battaglie per i diritti civili, per la piena
affermazione della laicità... Bruno Segre ha
attraversato la storia e fatto la storia. E io avevo
il privilegio di poterlo apprendere dagli squarci di
testimonianza che apriva nei suoi discorsi sul
presente. Il suo passato era, è, il
presente. E quel passato Bruno Segre lo attraversa e
te lo fa attraversare per riannodare ogni volta il
filo rosso della storia: sulla strada della libertà
e della democrazia. Chi interagisce con Bruno
Segre riceve, infatti, oltre il dono già prezioso
della testimonianza del protagonista della storia,
quello ben più grande dell’insegnamento della
memoria storica, che è interrelazione di passato -
presente: nel «già fatto» e nel «da farsi» per la
conquista di sempre maggiori spazi di emancipazione
individuale e sociale. Un incitamento e un
insegnamento che Bruno Segre esprime non
tralasciando la leggerezza dell’ironia che in lui è
stilema comunicativo, che ti mette nel mezzo
dell’intenzione profonda del messaggio, dando
mirabilmente al suo discorso la simultaneità di
descrizione e commento. E frequentando Bruno Segre,
non puoi non cogliere quest’uso straordinario e
sapiente della sua raffinata arte dell’ironia: per
saper sorridere della vita e sulla vita: per
affrontare le responsabilità della vita [...] ».
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