|
Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
| |||||||||||
|
| ||||||||||
La Turchia in marcia per la
libertà e la giustizia 9 luglio 2017... la rinascita
della democrazia contro Erdogan è realtà Ha bucato finalmente gli
schermi la grande Marcia della giustizia per
ripristinare lo stato di diritto in Turchia! Partita dal parco Guven di
Ankara il 15 giugno, dopo aver percorso 450 km, si è
ingrossata fino a raccogliere il 9 luglio a Istanbul
un milione di persone. Un fiume umano ha invaso la
città. Un fiume di resistenti che hanno risposto
all’appello del partito socialdemocratico Chp,
principale forza di opposizione al presidente Recep
Tayyip Erdogan, che vuole riportare il paese alla
legge islamica (Cfr: Stefania Friggeri, “Erdogan,
il regno islamico”, Libero Pensiero, n°80,
giugno 2017). «Stiamo affrontando un
regime dittatoriale. Non vogliamo vivere in un Paese
in cui non c'è giustizia» aveva proclamato il leader
del Chp, Kemal Kilicdaroglu, dando il via alla
marcia con un cartello con la scritta "giustizia". E quella parola è stata il
manifesto, insieme al grande striscione della
bandiera turca, che ha accompagnato la pacifica
manifestazione, approdata al quartiere di Maltepe,
dove è la prigione dove sono reclusi tanti
oppositori al regime. «Che nessuno pensi che
questa sarà l'ultima marcia, – ha detto Kemal
Kilicdaroglu – perché il 9 luglio segna il giorno
della rinascita. Abbiamo marciato per la giustizia,
per i diritti degli oppressi, per i deputati e per i
giornalisti in carcere, per i professori licenziati,
abbiamo marciato per denunciare che il potere
giudiziario e sotto il monopolio dell'esecutivo,
abbiamo marciato perché ci opponiamo al regime di un
solo uomo. Romperemo i muri della paura».
|
|||||||||||