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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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LA SCIENZA IN
MARCIA Roma, dal
Pantheon a Campo de’ Fiori
22 aprile 2017
Siamo sia scienziati che
appassionati della scienza di tutte le etnie,
religioni, identità di genere, orientamenti
sessuali, competenze, situazioni socioeconomiche,
visioni politiche e nazionalità. La nostra diversità è la nostra
forza più grande: la ricchezza di opinioni, di punti
di vista e di idee è fondamentale per tutti i
processi di ricerca scientifica, sia per i settori
umanistici, sia per le cosiddette “scienze dure”.
Ciò che ci unisce è l’amore per la scienza e una
insaziabile curiosità. Tutti noi riconosciamo che la
scienza è ovunque e non può che essere patrimonio di
tutte e tutti; che ha effetti sulle decisioni
collettive, anche politiche, e che la comunità di
chi fa ricerca deve aprirsi maggiormente verso
l’esterno. Il ruolo della scienza è anche quello di
creare consapevolezza globale e un linguaggio comune
e planetario che risponda alle sfide globali come la
lotta ai cambiamenti climatici, l’equità sociale, la
pace In questi giorni, gli
scienziati degli Stati Uniti hanno deciso di unirsi
per organizzare una grande Marcia per la Scienza (#ScienceMarch,
@ScienceMarchDC). Altri hanno seguito il loro
esempio in tante altre parti del mondo e ora anche
qui, in Italia (@ScienceMarchIT), vogliamo
aggiungerci alle centinaia di migliaia di persone
che hanno già aderito all’iniziativa. La March for Science è una
celebrazione collettiva della passione per la
scienza, realizzata da tutte le cittadine e i
cittadini; è anche un richiamo comune a supportare e
tutelare i metodi scientifici e chi opera
nell’ambito della ricerca. L’idea della marcia della
scienza parte negli USA, in protesta contro il
crescente negazionismo climatico, contro le
conseguenti politiche energetiche ad alto impatto
ambientale e i consistenti tagli alle politiche
ambientali, in particolare al Climate Action Plan. La marcia nasce anche contro i
tagli all’istruzione e alla ricerca, e l’incremento
delle spese militari. Non è quindi un caso se la
marcia è stata organizzata in una data simbolica, il
22 aprile “Giornata della Terra” a Washington ma si
è velocemente diffusa in tante 428 tappe in tutto il
mondo. Gli ultimi cambiamenti nell’ambito delle
politiche riguardanti la ricerca negli Stati Uniti
hanno creato serie preoccupazioni tra gli
scienziati; l’incredibile e immediata esplosione di
solidarietà ha dimostrato quanto quelle
preoccupazioni siano largamente condivise in tutto
il pianeta. Il tentativo tutt’ora in atto di
caratterizzare i risultati delle ricerche
scientifiche come una mera opinione di parte, che ha
dato al Governo Federale statunitense la legittimità
di rifiutare l’evidenza scientifica, è un problema
urgente e critico. È arrivato il momento, per le
persone che supportano la ricerca scientifica, di
prendere posizione pubblicamente. Anche nel nostro
Paese. Spesso la ricerca è un processo
difficile, ma è altrettanto entusiasmante: una
tenace costanza nel perseguimento dei suoi obiettivi
e la curiosità umana universale sono le speranze più
grandi per il futuro. Come scrivono i colleghi
statunitensi, questo movimento non può terminare e
non terminerà con una manifestazione. E’
fondamentale che in tutto il mondo si continui a
difendere il sapere scientifico a tutti i livelli –
dalle scuole alle università -, e in particolar modo
laddove su di esso non si investe adeguatamente,
relegando in una condizione di intollerabile
precarietà una gran parte di chi ha la formazione
per generarlo. È importante ritrovare il ruolo
democratico della ricerca scientifica – sia nelle
sue finalità, sia nelle modalità di divulgazione –
per renderla patrimonio collettivo a beneficio della
comunità, non al servizio degli interessi di pochi.
Formazione e ricerca di base non sono un inutile
lusso o un costoso fardello, ma un prezioso
investimento. Ignorare la scienza è
auto-distruttivo, come ci ricordano puntualmente
fatti di tragica attualità. Bisogna cessare di
considerare come imprevedibili fatalità anche quegli
eventi che, per mezzo delle nostre attuali
conoscenze scientifiche, sarebbero evitabili o
potrebbero avere effetti assai meno gravi. È dunque necessario
riaffermare e sottolineare il ruolo della scienza
nelle nostre società. A sostegno dell’iniziativa
lanciata negli Stati Uniti a favore della Scienza e
dei suoi risultati e contro un nuovo oscurantismo,
vogliamo promuovere anche in Italia per il
22 aprile 2017 alle ore 16 una marcia con partenza
da Piazza della Rotonda e arrivo a Campo dei Fiori. Dalle 17 alle 19, dal
palco della Terrazza del Pincio del Villaggio per la
Terra organizzato da Earth day
Italia, due ore dedicate ad interventi di scienziati
e ricercatori, artisti, collegamenti dalle
altre marce europee. .
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