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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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La "buona scuola" renziana inciampa
nella Consulta
La Corte Costituzionale comincia a far cadere
qualche pezzo della "riforma" della scuola
riguardante la fascia dagli asili nido alla
scuola d'infanzia (da 0 a 6 anni).
Ad essere bocciata è la delega della legge 107 sugli standard strutturali e organizzativi per i nidi d'infanzia. Materia questa di competenza delle Regioni, che come Costituzione comanda, sono chiamate ad operare in relazione ai bisogni territoriali.
Una questione del resto di buon senso, o di
ragione, come lo definiva il filosofo Cartesio,
aggiungiamo noi!
La legge 107 - "buona scuola", come il governo
Renzi l'aveva definita - è
quindi incostituzionale nella pretesa di
determinare gli «standard strutturali,
organizzativi e qualitativi dei servizi
educativi per l’infanzia e della scuola
dell’infanzia», come ha statuito la Consulta
con la sentenza n°
284, depositata il 21 dicembre 2016.
L'incostituzionlità
riguarda anche l'assunto che sia il Miinistero
dell’istruzione a distribuire le risorse agli
enti locali per l’edilizia scolastica,
stabilendone motu
proprio i
criteri che potrebbero quindi essere difformi
dalle esigenze reali. E per questo è
ripristinato da parte dell'esecutico l'obbligo
di convocazione della Conferenza unificata.
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