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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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La “riforma velocizza”? Sì:
l’entrata in guerra!
Basterebbe questo solo
articolo della “riforma” costituzionale per VOTARE
NO al referendum: «Art. 78. – La Camera dei
deputati delibera a maggioranza assoluta lo stato di
guerra La Costituzione vigente,
all’articolo 78 prevedeva la doppia delibera di
Camera e Senato.
Con la riforma della
Costituzione, il partito che vince alla Camera dei
Deputati, con la nuova legge elettorale "Italicum",
conta 340 Deputati, pari al 54% dei Deputati (su un
totale di 630 Deputati), pertanto questo partito da
solo delibera lo stato di guerra e conferisce al
Governo i poteri necessari, senza che nessun altro
parlamentare o senatore possa opporvisi. Ma anche senza il premio
dell’Italicum, per tale delibera dello stato di
guerra sarà sufficiente il voto di 316 deputati
(50%+1) senza l’apporto dei senatori che per lo loro
età (non inferiore ai quaranta anni) costituisce un
elemento (anche solo presuntivo) di maturità e di
più ampia rappresentatività. Lo stato di guerra è un
evento di così grande rilevanza, che espone non solo
i militari, ma soprattutto l’intera popolazione
civile alla morte e a pericoli immani, per cui non
si riesce a comprendere la ragione della riforma che
sottrae alla maggioranza reale del popolo tale
deliberazione. Per questi motivi io voterò NO al
referendum.
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