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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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La prima iniziativa parlamentare
a favore della legalizzazione delle coppie di fatto
è del 1989. Ci sono voluti quindi trent’anni
di lotte e dibattiti per spezzare il tabù coltivato
da bigotti e retrogradi che hanno il cervello
ingessato negli stereotipi sessisti e omofobi, e che
vogliono un mondo conforme ai loro pregiudizi. L’11 maggio 2016 passerà
alla storia della nostro Paese. Ed è un giorno di
festa per tutti i democratici. La feroce polemica
delle forze reazionarie è restata isolata. Il Paese
è molto più avanti in laicità e secolarizzazione
delle consorterie lobbiste clerical-fasciste. Gli oppositori se ne faranno una
ragione, come già è accaduto per la legge sul
divorzio, su quella del nuovo diritto di famiglia...
e per tutte le altre leggi civili di questo Paese. Gli astenuti hanno perso
un’occasione storica. Ma potranno recuperare,
battendosi per la legalizzazione della stepchild
adoption al fine di contrastare nei fatti anche
quella corruzione amorale omofoba, che diventa ancor
più crudele colpendo i bambini delle coppie
omosessuali, togliendo loro la serenità di poter
contare sull’affetto di chi si è conquistato sul
campo il titolo di genitore, ed essere affidati – in
caso di decesso del loro genitore biologico – non al
compagno/a di questi, ma ad estranei o finanche ad
un orfanatrofio. Di fronte a questioni del genere
ognuno ha il dovere di essere civile. Sui diritti
non si scherza! È una questione di Democrazia,
ovvero di Laicità.
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