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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Nozze gay via libera negli States “Tutti
hanno diritto alla ricerca della felicità “
di Maria Gigliola Toniollo (Cgil Nazionale - Nuovi Diritti)
«Quello di oggi
- ha scritto Obama
- è un grande passo nella nostra
marcia verso l'uguaglianza». Famiglia/e, basta discriminazioni Riconoscendo l’universalità del diritto
al matrimonio,
Esaltazione dei progressisti nonostante
i bigotti Fra le tante dichiarazioni di esultanza
esplose in America e in tutto il mondo civile, è
interessante la reazione soddisfatta della Corporate
America: Apple, Uber, Google, American Airlines,
Twitter, molti altri, imitando
In Texas i funzionari comunali potranno
rifiutarsi di celebrare e trascrivere le nozze tra persone
dello stesso sesso, nonostante la sentenza: «Gli addetti
delle contee e i loro impiegati conservano le loro libertà
religiose e quindi possono rifiutarsi per motivi religiosi
di concedere una licenza di matrimonio a persone dello
stesso sesso» ha dichiarato il General Attorney Ken
Paxton, aggiungendo che i giudici di pace, funzionari
pubblici peraltro, conservano le loro libertà religiose e
che il governo non può obbligarli a celebrare cerimonie tra
persone dello stesso sesso, se queste sono contrarie alla
loro religione. «I funzionari che rifiuteranno la
concessione di licenze per nozze gay potranno essere
denunciati ma, ha garantito, godranno di un forte sostegno
legale». E per accentuare la posizione proibizionista
texana il pastore Rick Scarborough ha minacciato
di darsi fuoco in caso si continuasse a legittimare il
matrimonio fra persone dello stesso sesso in Texas: «Non
abbiamo intenzione di piegarci, e bruceremo», ha promesso. E il nostro Paese? Nel 2010, con la sentenza 138, l’Italia
diede al quesito sull'eguaglianza di fronte alla legge una
risposta dilatoria e pilatesca, dato che i diritti civili
non solo sono irrinunciabili, come riconosciuto, ma anche
non dilazionabili. L’Italia rimane sempre
più in retroguardia e, mentre oggi in tutto il mondo si
festeggiano quotidianamente risultati storici per i diritti
delle persone, nel nostro Paese siamo costretti a una
faticosa, estenuante discussione parlamentare sulle vecchie
e superate Unioni Civili, mediazione estrema tra le parti,
legge che non avrebbe senso alcuno se venisse meno anche
soltanto una virgola del testo presentato. Si..no..ni... ma della
Chiesa
Intanto
c'è chi fa conto della discussione
sulla famiglia, rigorosamente al singolare, che rifaranno in
autunno i Padri Sinodali, cardinali, vescovi e sacerdoti
partendo dall'Istrumentum Laboris, documento-base del
Sinodo. Il capitolo sulle coppie di persone dello stesso
sesso, tema considerato invero molto delicato, tanto che
pare stia agitando tutta la base cattolica, recita: «Non esiste fondamento alcuno per
assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le
unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la
famiglia», «Nondimeno, gli uomini e le donne con tendenze
omosessuali devono essere accolti con rispetto e
delicatezza», nessun passo avanti dalle vecchie, inumane ma
almeno onestamente esposte tesi di Ratzinger, ai tempi
remoti della sua Congregazione per
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