In Spagna, in Grecia,stanno emergendo fortissimi i movimenti che rifiutano l’austerità, perché questa non è un fungo nato improvvisamente .

L’austerità è figlia dei privilegi, sottrazioni,sprechi,tangenti, operati in continuità da una classe parassita che è annidata in tutti i paesi del sud Europa, che sottrae risorse agli stessi paesi, la classe(176.000 politici e due milioni di collaterali)tramite imprenditori e professionisti compiacenti tiene il popolo in povertà pur di rispettare i bilanci verso l’Europa e continuare a sottrarre risorse.

Quindi è una rivolta contro i parassiti non contro l’Europa.

I nuovi politici che invece parlano contro l’Europa sono fuori dalla storia, la battaglia deve essere per l’eliminazione della classe parassita non per l’eliminazione dell’Europa.

Quindi ‘’le riforme’’chieste dall’Europa a Grecia, Italia, Spagna Portogallo ecc... devono tendere ad eliminare i parassiti non a punire le pensioni o i salari di chi lavora o ha lavorato.

Qualche proposta minima

Per l’Italia, le riforme non sono l’italicum,la controriforma della Costituzione, la privatizzazione della scuola statale... e ancora i moduli precompilati delle tasse, la fattura elettronica obbligatoria ecc. 

Ma ben altro Ecco qualche esempio concreto:

- eliminazione delle partecipate meta del clientelismo, 

- proibizione delle consulenze ad enti dello stato o a carrozzoni privati di affarismo,

- decimazione delle auto blu del 90%,

- eliminazione delle province elettive (4000 consiglieri),

- eliminazione dei vitalizi,

- eliminazione dei doppi e tripli incarichi,

- eliminazione delle doppie e triple pensioni, soprattutto se d’oro...

- riduzione dei palazzi della politica...

E l’elenco potrebbe continuare.

È ora che si costituisca una internazionale contro i parassiti che dica chiaramente che l’obiettivo non è la contestazione del progetto europeo ma il rifiuto dei parassiti..

 Francesco Degni