canta vaticano

Nell'Italia clerical-ubriacata da Bergoglio, il Papa che lava più bianco, persino le multinazionali della tv, le proprietarie dei format televisivi trash omologati in tutto il mondo, sembrano avere un occhio di riguardo per il genius loci italiano...il Vaticano. Poteva mancare in Italia una suora, anche in un programma destinato all'intrattenimento giovanile?   Mentre in Austria si è festeggiata la transgender Conchita Wurst vincitrice di Eurovoice, la risposta italiana del format "The Voice of Italy" (Endemol)  incorona Suor Cristina: La suora dalla voce piccola la cui resistibilissima ascesa e ancor più misteriosa selezione nel casting iniziale, rimarranno un mistero della Fede. 

Per la prossima edizione, mi permetto di dare un consiglio alla Endemol, proprietaria del Format televisivo: Provino con il trittico Dio-Patria-Famiglia. In Italia sono tre carte vincenti da sempre. Dunque via alle selezioni per frati rapper, giovani metallari cadetti dei Carabinieri e ragazze madri dallo spirito "blues" con storie complicate al seguito. Il premier Renzi direbbe "story telling" e questo Paese, di storielle, se ne vuol sentire raccontare ancora molte. Amen.

Andrea Costa