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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Libertà di stampa
Nell'annuale graduatoria mondiale, il nostro paese si
posiziona sul crinale che divide i "paesi liberi" da
quelli "parzialmente liberi
Tanti anni fa - quando la resa dei giornali invenduti
veniva fatta dal giornalaio consegnando al distributore
le fascette strappate dalle testate dei giornali
invenduti - ogni mattina ricevevo una "mazzetta" di
giornali invenduti da un mio compagno, figlio di un
edicolante. Di ogni giornale leggevo solo la parte
politica, la terza pagina (quella della cultura, sempre
super) e qualche notizia estera. Poi mi divertivo a
"studiare" gli spazi bianchi, quelli che l'autorità del
tempo (fascista) produceva attuando la "censura": "Cosa
avrà censurato, oggi?" E navigavo con i miei anni (avevo
appena superato la prima decina). Oggi, nelle redazioni
di qualsiasi giornale, c'è la montagna delle notizie che
arriva dalle agenzie. Attingono e stampano quelle che
"servono" ad incassare soldi. Il resto della montagna
scompare per permettere alle ininterrotte colate di
notizie di ammucchiarsi. Il resto delle notizie su fatti
e vicende realmente accaduti, ma non pubblicate, resterà
sconosciuto, come non avvenuto. E' impossibile, oggi,
navigare, immaginare, fantasticare ..... Non credo che
oggi ci sia "quella censura". Oggi, invece, c'è la
"libertà di stampa". Nell'annuale graduatoria mondiale,
il nostro paese si posiziona sul crinale che divide i
"paesi liberi" da quelli "parzialmente liberi": dal
fondo di quelli liberi alla cima di quelli parzialmente
liberi. E vivono, felici e contenti, con la sovvenzione
statale. Nessuno si preoccupa se siamo un popolo di
eroi, ecc. che legge poco o niente.
Vito De Russis
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