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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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La controriforma del Parlamento
Supponiamo che la ‘’controriforma costituzionale’’di Renzi fosse già approvata. Cioè, l’italicum per la camera, e per il momento l’indefinita riforma di un senato non elettivo... Lo scenario sarebbe questo: una coalizione con il 35% in prima votazione o dopo il ballottaggio avrebbe la maggioranza dei seggi Alla Camera, seggi sempre di ‘’nominati’’non di eletti, quindi i tre o quattro personaggi segretari dei partiti della coalizione vincente possono varare le leggi che vogliono senza nessun controllo da parte del Senato, diventando di fatto i padroni del Paese. In sostanza vengono stravolti i principi ‘’della vecchia Costituzione’’, figlia della Resistenza, basati sul principio di uguaglianza tra i candidati a cariche pubbliche e del controllo di una seconda Camera sugli atti del Governo. La ‘’controriforma’’’di Renzi e dell'ex cavaliere si traduce così in un regime oligarchico di 3 o 4 persone il cui potere sarebbe infinito. Il paese non ha bisogno di questa riforma autoritaria ma di riforme liberali,di riforme che liberino le forze sane del paese, come Renzi promette. Riforme sia politiche che economiche. E poi -a pensarci bene- questo dibattito sulla riforma del Senato assomiglia a quello dei primi anni 20 del '900 , che portò alla Camera dei fasci e all’abolizione del Parlamento.
Francesco Degni
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