Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

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194, Importante sentenza della Cassazione sul diritto della donna ad essere assistita.
 
La legge 194 arrivò nel 1978, dopo molti anni di dure lotte delle donne.
Nel tentativo di mediare per l'approvazione, venne introdotto il ricorso all'obiezione di coscienza. Ovvero il medico si può rifiutare di praticare l'aborto volontario.
Un codicillo a cui spesso si appiglia negli ospedali il personale medico e paramedico anche al di là della pratica concreta dell'invento di interruzione di grvidanza (chirurgico o farmacologico che sia).
Così, attualmente, la donna che ricorre legalmente alla 194, oltre a dover affrontare il suo dramma personale, vivere l'angoscia di dover reperire un ospedale che la faccia abortire (gli obiettori sono esponenzialmente aumentati come sembra soprattutto per ragioni di carriera) deve anche subire l'umiliazione e il pericolo per la sua salute di essere abbandonata a se stessa, se magari si imbatte una volta abortito, a cambio di turno, in un obiettore che in quanto tale si sente autorizzato a negarle la dovuta assistenza.
 
A condannare questa vergogna è intervenuta però un'importante sentenza della Corte di Cassazione del 2 aprile 2013, che ha confermato la condanna a un anno di carcere con interdizione dall'esercizio della professione per un medico di guardia in un ospedale di Pordenone, che si è rifiutato di dare l'assistenza ad una paziente che aveva abortito e rischiava un' emorragia.
 
Ma di più, la sentenza della Cassazione chiarisce che la legge 194 non prevede l'obiezione nelle fasi precedenti e successive all'interruzione volontaria di gravidanza. E precisa anche che, in ogni caso, «il diritto dell'obiettore affievolisce, fino a scomparire, di fronte al diritto della donna in imminente pericolo a ricevere le cure per tutelare la propria vita e la propria salute».

 


 

Direttore Responsabile: Maria Mantello
Webmaster: Carlo Anibaldi 

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