Berlusconi rutta: il fascismo era buono!

e riesce a far parlare di sè

Berlusconi è un esperto della tecnica propagandistica del depistaggio.

L’ha sempre fatto, a maggior ragione ora che si trova in gravi difficoltà nell’immagine e nei numeri elettorali. Ormai non ha più nulla da perdere.

Con la sua dirompente dichiarazione ha spostato la dovuta attenzione - a partire dagli organi di informazione – dagli orrori della deportazione alla sua persona.

Tant’è, tutti parlano di Lui e non tanto dei tanti assassinati procacciati dai nazifascisti.

Meno male che all’uscita della manifestazione è stato sommerso dalla sana e giusta reazione verbale del civile e democratico popolo milanese che era assiepato all’esterno del “binario 21”.

Ma, del resto, perché stupirsi?

Lui in varie occasioni ha già evidenziato l’ “aspetto buono” del fascismo…a parte le leggi razziali. Dimenticando che era una dittatura- imposta con la violenza-, dedita a cancellare le elementari pratiche delle libertà, e chiudendo le sedi altrui a suon di assalti armati e di bombe.

Fu Berlusconi a dichiarare, non molti anni addietro, che i confinati antifascisti nelle isole “facevano villeggiatura”. Dimenticando i tanti che marcivano nelle carceri…o nel fondo dei cimiteri crivellati dai proiettili dei baldi militi.

Del resto, perché stupirsi?

In questo ultimo ventennio non ha sempre portato attacchi alla Magistratura, alla Costituzione e all’equilibrio dei Poteri che reggono la Repubblica?

La legge di variante sostanziale della Costituzione fu respinta, non da Camera e Senato, ma dal suono dei voti del Referendum.

In questo ultimo ventennio, da parte delle amministrazioni guidate dal suo partito e dagli stretti alleati, le strade e le piazze d’Italia sono state riempite di targhe e intitolazioni dedicate a gerarchi e gerarchetti della dittatura. Cosa incredibile per qualsiasi altro paese europeo, a partire dalla Germania, dedicare strade ai propri conniventi fascisti e nazisti.

Non è forse in quest’ultimo ventennio che sono state scientificamente alimentate le fobie razziste contro gli esseri umani considerati diversi, in specie: rom, mussulmani, migranti, gay e quant’altro ancora?

Non è forse in quest’ultimo ventennio che sono state estese a dismisura le cosiddette misure di sicurezza, tali da introdurre il ”reato di clandestinità”, atto a perseguire gli umani, privandoli degli elementari diritti di dignità, accoglienza e solidarietà, riempendo le carceri e i Cie?

Non è forse in quest’ultimo ventennio che molte amministrazioni del Nord, rette dalla Lega e dal Pdl, hanno cercato di fare di tutto per emarginare e discriminare i migranti, come già avvenuto nel 38 nei confronti di altri esseri umani?

Non è forse in quest’ultimo ventennio che le acque del Mediterraneo si sono riempite di un enorme numero di cadaveri, affogati, nel tentativo di raggiungere le “terre della speranza”, e per sfuggire agli implacabili controlli?

Domenico Stimolo