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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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IMU, l’Europa grazia il Vaticano e consacra Monti
La Chiesa continuerà a non pagare l’Imu sulle attività commerciali anche col placet dell’Unione europea, che ha desistito dal condannare l’Italia per favoreggiamento di Stato in questa “sacra” evasione fiscale.
Così, se il tecnicista Monti col suo farraginoso decreto n° 200 del 19 novembre 2012 fa in modo che resti un miraggio calcolare i mq. degli immobili ecclesiastici che producono al Vaticano un profitto -e che profit!- da scuole, ospedali, agenzie turistiche, assicurative, sportive, ecc. - con un danno annuale per il pubblico erario calcolabile tra i 300 e i 500 milioni[1]-, adesso anche dall’Europa arriva il consenso al lassair faire, assolvendo l’Italia anche dalla multa prevista che sarebbe potuta essere intorno ai 3,5 miliardi.
Il commissario europeo alla concorrenza Joaquín Almunia, in un incredibile esercizio affabulatorio, - ha sottolineato l’incompatibilità con le regole europee di un tal modo di procedere dell’Italia dal 2006, - ha accettato le assicurazioni del governo italiano che non può calcolare (accidenti che tecnici!) l’Imu dovuta dalla Chiesa dal 2006 al 2011, - ha puntualizzato che è la prima volta in assoluto che Bruxelles non chiede il recupero di aiuti illeciti da parte di uno Stato della Ue, - ha concluso che la non condanna dell’Italia è stata dettata dal buon senso.
Le cancellerie europee guardano occhiute alle imminenti elezioni italiane e, spaventate dalla evenienza che si insedii un governo che magari possa dire qualcosa di sinistra, puntano apertamente sull’italico cavallo di razza Mario Monti, organico agli interessi neocapitalisti che stanno portando la loro feroce lotta di classe al lavoro. Eccole allora pronte a evitare ogni fastidio al loro pupillo, e alla Chiesa … sempre in cerca di uomini della provvidenza.
Maria Mantello
[1]
Cfr:
IMU e Chiesa. La resa poco onorevole dello Stato
http://www.
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